12 giugno 2007

SCOPERTA ECCEZIONALE!!! Scoperto un tempio a Torre Melissa



da IlCrotonese.it

Torre Melissa - La scoperta è avvenuta per caso, nella passata settimana, mentre un escavatore si stava accingendo a realizzare le fondamenta per alcune villette a schiera che dovevano sorgere nella zona di espansione di Torre Melissa. All’improvviso dalla terra di risulta è saltata fuori quella che qualche operaio ha chiamato una ruota dentata. Subito si sono fermate le ruspe e sono stati chiamati i Carabinieri e il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi. Tutti si sono resi conto che quello spuntato dalla terra era qualcosa di eccezionale: interi ed enormi rocchi di colonne di stile ionico, pezzi di architrave. Sotto quella terra c’era qualcosa di importante. Così importante che sul posto sono arrivati i Carabinieri del Nucleo di tutela dei Beni culturali e la notizia è stata tenuta segreta per motivi di sicurezza ed in attesa che il ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, la valutasse per renderla nota nella conferenza stampa prevista per il 12 giugno, alle 12, a Roma presso il comando generale dei carabinieri del Nucleo tutela beni archeologici alla quale sarà presente anche il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi e l’assessore regionale Sandro Principe. Nei piccoli centri, però, le notizie corrono e piano piano del tempio ritrovato a Melissa si parla ormai in tutta la provincia. Il sindaco Bonessi è tempestato di telefonate e va avanti e indietro per il sito, la Soprintendenza non conferma, i carabinieri di Torre Melissa fanno i turni di notte per evitare che qualcuno rubi quelle preziose pietre (le più importanti sono, comunque, custodite in un luogo segreto). La gente di Torre Melissa, è orgogliosa di questa scoperta e qualcuno propone anche di creare dei gruppi di volontari che, opportunamente formati, collaborino alla campagna scavi. La paura è quella di perdere l’occasione tra le lentezze della burocrazia e la cronica assenza di soldi per gli scavi. La paura, infatti, è che come tante altre cose ritrovate nella nostra terra, tutto rimanga fermo ed abbandonato. Tempio di Apollo Aleo docet. Giuseppe Pipita
Ragazzi, numerose foto potete vederle cliccando su questo link:
Ciao, Natale!

14 commenti:

Progetto Mediterraneo ha detto...

Ragazzi, appena letta ho voluto pubblicarla immediatamente perchè questa è una notizia veramente eccezionale...

Progetto Mediterraneo ha detto...

Roma, 12 giu. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Un grande edificio pubblico di età ellenistica, probabilmente un santuario di ordine dorico-ionico di eccezionale interesse storico-archeologico, è stato scoperto, salvato dalla cementificazione e consegnato alla comunità scientifica, grazie alla preziosa azione del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in particolare del Nucleo di Cosenza.

Il ritrovamento interessa la zona di Torre Melissa, in provincia di Crotone, ed è venuto alla luce nel corso delle attività di controllo condotte normalmente dal Nucleo. "Il lavoro del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale non solo impedisce e ostacola attività criminali, ma spesso ci permette di entrare in possesso di nuovi beni che vanno ad arricchire il patrimonio italiano - ha dichiarato il ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli - L'area di Torre Melissa andrà indagata al più presto, e nel miglior modo possibile, per farne un sito visitabile. Saranno messi a disposizione tutti i soldi necessari, in base al progetto del quale si occuperà la sovrintendenza". A fine maggio, i Carabinieri vengono a conoscenza del fatto che una società edile stava realizzando, nella provincia di Crotone, un complesso residenziale gettando le fondamenta sui resti della civiltà magnogreca. Sebbene l'impresa avesse tutti i permessi in regola, la presenza dei reperti archeologici venuti alla luce nel corso dei lavori, e dei quali nessuno sospettava la presenza, non è stata comunicata, anzi occultata.

I ritrovamenti rinvenuti dall'impresa edile sono stati nascosti in parte in una discarica, in attesa di trovare collocazione, in parte all'interno di un villaggio turistico di Torre Melissa, appartenente allo stesso proprietario. Il 5 giugno, grazie al servizio di controllo svolto dai militari dell'Arma territoriale con la cooperazione aerea dell'ottavo Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, sotto la direzione della Procura della repubblica di Crotone, i cinquanta reperti (colonne, capitelli, mosaicie frammenti vari), datati tra IV e III secolo a.C., sono stati individuati e sottoposti a sequestro. La conseguente attivita' di osservazione e pedinamento ha portato a individuare il cantiere edile da cui provenivano i reperti, anche questo sottoposto a sequestro.

Le dimensioni dello scavo, di metri 50x20x3,5, fanno pensare che la struttura possa essere solo una parte di un piu' ampio sito archeologico di epoca Brettea. "Ora si tratta di ricomporre tutte le tessere del puzzle - ha spiegato Giovanni Guzzo, sovrintendente archeologico della Calabria - per il momento possiamo affermare che si tratta di un grande edificio pubblico con colonne che presentano elementi decorativi di diversi ordini". Non sarebbe questo il primo esempio di co-presenza tra influenze ioniche e doriche, nel territorio abitato tra IV e III secolo dai Brezzi, ma sicuramente "sarebbe il primo esempio di costruzione pubblica di questo genere", ha sottolineato il sovrintendente Guzzo.

Adesso, gli scavi saranno ampliati, anche per poter indagare l'intera zona, mentre le varie parti saranno rilevate e misurate allo scopo di iniziare una ricostruzione grafica del sito. Tra sei mesi sarà poi necessario fare il punto dei lavori. Il ritrovamento tempestivo, che ha permesso di anticipare la colata di cemento che avrebbe segnato "la pietra tombale di questo sito - ha spiegato il generale Giovanni Nistri, comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale - è stato reso possibile grazie agli elementi qualificanti della nostra attivita': la capacita' investigativa del reparto specializzato, lo stretto coordinamento con l'Arma territoriale, la collaborazione con gli enti locali e il fatto di essere parte integrante del ministero per i Beni e le Attività culturali, perché nulla si può senza sinergia".

Progetto Mediterraneo ha detto...

Un enorme plauso da parte mia e di tutta l'associazione "Progetto Mediterraneo" al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Grazie ancora!

Progetto Mediterraneo ha detto...

da il Quotidiano di Calabria

ROMA. Nell’attività di scavo di un complesso turistico-residenziale, riportano casualmente alla luce i resti di un tempio di età ellenistica. Ma anziché denunciare il ritrovamento, fanno sparire i reperti e procedono con la posa delle fondamenta. È accaduto a Torre Melissa, in provincia di Crotone: solo il tempestivo intervento dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza ha stoppato i lavori e portato alla denuncia di due responsabili del cantiere. “Ancora pochi giorni e una colata di cemento avrebbe cancellato tutto - ha spiegato il ministro per i Beni e le attività culturali, Francesco Rutelli, in una conferenza stampa -: le indagini dei carabinieri ci hanno permesso di salvare un vero e proprio tesoro e di programmare al meglio lo scavo di un’area, molto più vasta, che promette di riservarci non poche sorprese”. I primi accertamenti hanno permesso agli archeologi di riconoscere una struttura templare: le dimensioni dello scavo (metri 50x20x3,5) fanno presumere che possa trattarsi solo della parte di un sito ben più ampio, per la definizione del quale occorrerà procedere ad ulteriori sondaggi. “Si tratta di una scoperta di estrema importanza - ha rivendicato con legittimo orgoglio il generale Giovanni Nistri, comandante dei Carabinieri tutela patrimonio culturale -: dalle prime indagini del Nucleo di Cosenza all’individuazione del sito, resa possibile anche dalle immagini riprese da un elicottero, è passato meno di una settimana e questo ha consentito di evitare in extremis che sul tempio venisse posta una vera e propria pietra tombale”. La società responsabile dei lavori, ha sottolineato il generale, “era in possesso di tutte le autorizzazioni, e l’area di scavo non era sottoposta ad alcun vincolo, ma quando gli operai si sono imbattuti nei resti nessuno ne ha informato la sovrintendenza: parte dei materiali lapidei, anche di grandi dimensioni, sono finiti in una vicina discarica, mentre una cinquantina tra colonne, capitelli, mosaici e frammenti vari, tutti risalenti al IV-III secolo a.C., sono stati trovati in un villaggio turistico e sequestrati”. “Si tratta di un grosso edificio pubblico - ha spiegato il sovrintendente Pietro Guzzo -, decorato da colonne scanalate di ordine ionico, con un trabeazione sormontata da un fregio a metope e triglifi di tipo dorico: ci troviamo di fronte probabilmente ad una struttura templare, che mescola influenze diverse in un territorio che, tra la metà del IV secolo e la fine del III, fu dominato dai Bruzi. Ora si tratta di ampliare lo scavo, da un lato, e di procedere alla ricostruzione grafica della struttura, dall’altro: un lavoro non semplice, che richiederà tempo e anche un bel pò di denaro”. “I fondi arriveranno - ha garantito il ministro per i Beni culturali -: l’area in questione va indagata al più presto e nel miglior modo possibile, secondo le indicazioni della sovrintendenza: tra l’altro, molti dei reperti sono stati trovati in luoghi diversi ed ora bisognerà ricomporre il tutto, con pazienza, come in una sorta di grande puzzle”. Rutelli ha colto l’occasione per ringraziare i carabinieri per il loro “lavoro competente e meticoloso, che oltre a contrastare questo tipo di attività criminale, consente di accrescere giorno dopo giorno il patrimonio artistico italiano”. I due denunciati sono accusati di danneggiamento e illecito impossessamento di beni archeologici e omessa segnalazione del rinvenimento, mentre il cantiere è stato immediatamente sottoposto a sequestro.

Antonio Russo ha detto...

Nel leggere l'articolo, mi sono sentito molto entusiasta per i ritrovamenti fatti a Torre Melissa di questi reperti archeologici, l'unica cosa che si spera e che non facciano la stessa fine dei resti del tempio di Apollo a Cirò...dimenticati, abbandonati... Delle volte penso e dico: ma se disponiamo di tanti reperti archeologici nel Crotonese, perchè non formare un "MUSEO" un vero museo nella nostra provincia dove depositare queste cose fantastiche da vedere e non "darle" al museo della provincia di Reggio..!Ragazzi, la mia ipotesi/pensiero potrebbe apparirvi sbagliata, ma pensateci un pò su..insieme si possono fare tante cose!!!

Anonimo ha detto...

E' un evento davvero eccezionale... la nostra terra è bellissima, ricca di tante cose... è un orgoglio per chi come me è costretto a vivere altrove. Un solo favore vi chiedo: "carpe diem" non permettiamo che questa grande occasione ci passi accanto come un treno rarissimo, direi unico, senza che vi saltiamo sopra! è una grande occasione per Torre Melissa e per il crotonese tutto... spero che sapremo giocarci questa opportunità e fare della nostra terra un vero centro turistico... gli elementi necessari ci sono tutti (bellezza artistica, valori, sapori...)ora sta a noi dargli il giusto valore!
una torremelissese

Anonimo ha detto...

Una notizia fantastica!
E' vero, non bisogna lasciar passare questo treno, come dice Rita, perchè sarebbe dimostrazione di inciviltà suprema. Sarebbe la conferma che Torre Melissa (e non solo)sta dalla parte di chi voleva buttarci su una bella colata di cemento pur di non fermare la costruzione di uno squallido ed abusivo villaggio.
Visto che mi piace sempre ragionare sulle azioni più prossime, vorrei sottolineare che le persone che hanno occultato, oltre che trafugato, alcuni reperti archeologici; le stesse persone che erano già pronte a lasciar colare uno strato di cemento sulla nostra Storia, dovrebbero ricevere una pena severa.
So che queste persone sono sotto indagine della magistratura, dunque spero che la stessa sappia dare un segnale forte contro l'inciviltà!

Inoltre, spero che il Ministro Rutelli ed i politici locali, a prescindere dalla loro appartenenza politica, sappiamo guidarlo questo treno. Non ci vuole così tanto; servono i fondi e serve un impegno sinergico.

La notizia, lo ripeto, è fantastica... non capita tutti i giorni di scavare una buca e trovare il petrolio... a Torre Melissa è successo!

Anonimo ha detto...

Caro Giuseppe Ferraro sono sconcertato dalle tuoi aggettivi riferiti al villaggio che doveva sorgere dov'è stato trovato il tempio:SQUALLIDO E ABUSIVO!!!!!!
1-Non puoi dire che sarebbe stato squallido,hai visto il progetto?
2-Non puoi dire che sarebbe stato abusivo,altrimenti non sarebbero proprio iniziati i lavori. Di costruzioni abusive ce ne sono,ma non è questo il caso.1 saluto.

Anonimo ha detto...

caro anonimo... il solo fatto di voler dare precendenza alla costruzione di un villaggio rispetto ad un tempio di rilevanza archeologica immensa, rende qualsiasi progetto impensabile.
Forse ho sbagliato ad usare quegli aggettivi (anche se vedo che attirano l'attenzione) e mi scuso se ho offeso te personalmente, ma rimangono le mie considerazioni riguardo alla mancanza di senso civico di chi compie determinati gesti.

Cordiali Saluti

Anonimo ha detto...

caro g.ppe ferraro , forse dovresti esprimere pareri sulle tue cose invece di gettare fango su persone che lavorano dalla mattina alla sera. ti invito a leggere il crotonese di stamattina e ad avere più rispetto per i sentimenti delle persone. cordiali saluti

Anonimo ha detto...

certamente l'ultima cosa che ho intenzione di fare è gettar fango sulle altre persone, soprattutto se onesti lavoratori.
Non mi sembra però che le mie parole corrispondano esattamente ad infamie... io mi rivolgo a quelle persone (che se ho capito bene potrebbero esserti vicine) a prescindere dai loro nomi e cognomi, perchè ciò sarebbe meschino.

Ti ripeto che io condanno il gesto, e lo faccio alla luce delle informazioni che ho, le quali potrebbero anche essere errate... per questo motivo, nel primo mio intervento ho ribadito che è la magistratura a dover dare ragione o torto a queste persone.

Mi dispiace che la prendi come qualcosa di personale... mi dispiace perchè di personale non c'è nulla. C'è solo la chiarezza necessaria di un evento che riguarda tutti e che obbliga a commenti e opinioni, anche se scomodi.

Anonimo ha detto...

Penso che , come al solito, qualche commento un po colorito e frutto di amarezza, in virtù del come vengono trattati i nostri siti archeologici ed il nostro patrimonio artistico, sia stato frainteso. Qui non si discute sulla bellezza o meno del villaggio e sulla sua importanza dal punto di vista economico. Si discute solo sulla consapevolezza che si stava costruendo su un sito archeologico.Gli articoli comparsi su: Repubblica, il Crotonese ecc...affermano chiaramente che molti oggetti ritrovati, vasi resti di colonne erano usati per adornare altri villaggi ed erano stati trafugati!!!!! Chi operante in quella zona non sa forse che ogni ritrovamento va denunciato alle autorità competenti? Certo il terreno non era abusivo, ma prima di ogni costruzione non è necessaria una approvazione? Dei controlli? Cosi come è avvenuto!. I carabinieri di Cosenza erano a conoscenza di tutto ciò, possibile che le autorità locali no? Vi lascio solo con questi interrogativi senza voler condannare nessuno....sta a voi tirare le somme!

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e