da IlCrotonese.it
Torre Melissa - La scoperta è avvenuta per caso, nella passata settimana, mentre un escavatore si stava accingendo a realizzare le fondamenta per alcune villette a schiera che dovevano sorgere nella zona di espansione di Torre Melissa. All’improvviso dalla terra di risulta è saltata fuori quella che qualche operaio ha chiamato una ruota dentata. Subito si sono fermate le ruspe e sono stati chiamati i Carabinieri e il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi. Tutti si sono resi conto che quello spuntato dalla terra era qualcosa di eccezionale: interi ed enormi rocchi di colonne di stile ionico, pezzi di architrave. Sotto quella terra c’era qualcosa di importante. Così importante che sul posto sono arrivati i Carabinieri del Nucleo di tutela dei Beni culturali e la notizia è stata tenuta segreta per motivi di sicurezza ed in attesa che il ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, la valutasse per renderla nota nella conferenza stampa prevista per il 12 giugno, alle 12, a Roma presso il comando generale dei carabinieri del Nucleo tutela beni archeologici alla quale sarà presente anche il sindaco di Melissa, Giuseppe Bonessi e l’assessore regionale Sandro Principe. Nei piccoli centri, però, le notizie corrono e piano piano del tempio ritrovato a Melissa si parla ormai in tutta la provincia. Il sindaco Bonessi è tempestato di telefonate e va avanti e indietro per il sito, la Soprintendenza non conferma, i carabinieri di Torre Melissa fanno i turni di notte per evitare che qualcuno rubi quelle preziose pietre (le più importanti sono, comunque, custodite in un luogo segreto). La gente di Torre Melissa, è orgogliosa di questa scoperta e qualcuno propone anche di creare dei gruppi di volontari che, opportunamente formati, collaborino alla campagna scavi. La paura è quella di perdere l’occasione tra le lentezze della burocrazia e la cronica assenza di soldi per gli scavi. La paura, infatti, è che come tante altre cose ritrovate nella nostra terra, tutto rimanga fermo ed abbandonato. Tempio di Apollo Aleo docet. Giuseppe Pipita
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Ciao, Natale!