05 ottobre 2006

SE FOSSI IL SINDACO DI CIRO' MARINA...




Se fossi il Sindaco di Cirò Marina proporrei.....
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una proposta per Cirò marina, immedesimati nel ruolo di primo cittadino e pensa ad un'iniziativa rivolta soprattutto al mondo giovanile. I messaggi verranno inviati direttamente al Sindaco Parrilla.

21 commenti:

Progetto Mediterraneo ha detto...

La prima proposta la invio Io stesso. Se fossi il Sindaco una delle 1000 cose che mi piacerebbe fare, ed anche in tempi brevi, sarebbe aprire un ufficio comunale completamente dedicato alla promozione dell'utilizzo dei fondi comunitari per la creazione di nuova imprese sul territorio. Un ufficio che si occupi di monitorare attraverso seri studi di settore la situazione socio-economica del territorio, che riesca ad individuarne le carenze strutturali, i bisogni insoddisfatti, che possa fornire consulenza gratuita ai cittadini, che si preoccupi di informarli continuamente sulle opportunità di mettersi in gioco, per la crescita di se stessi e della città, che stili una rosa consigliata di piani di investimento sui quali si potrebbe intervenire, magari in un ottica di filiere. Puntare tutto sulla creazione di nuove imprese insomma, sul lavoro, sulla sfida di non essere costretti ad emigrare più...

Anonimo ha detto...

Se io fossi il sindaco di Cirò Marina tra le tante cose che potrei fare per lo sviluppo del mio paese, sen'altro realizzerei una struttura dedicata alle opere teatrali e al cinema, per valorizzare i nostri talenti e soprattutto per fare in modo che la cultura cinematografica venga maggiormante apprezzata.

Anonimo ha detto...

Se fossi il sindaco di Cirò Marina creerei un team di persone esperte in turismo dedicate alla programmazione degli eventi culturali, di intrattenimento ed all'accoglienza turistica. Tale gruppo ristretto di esperti dovrebbe essere attivo tutto l'anno e dovrebbe mirare a creare un'offerta turistica ben definita: dalla publicizzazione del territorio al rafforzamento dei legami con le maggiori compagnie turistiche, dalla scelta del target dei vacanzieri alla definizione di uno standard minimo di qualità degli alloggi. In questo modo si supererebbe l'inutile, obsoleto ed anche dispendioso sistema delle ProLoco ormai emblema di un turismo inesistente.

Anonimo ha detto...

...beh in primo luogo proporrei lo sviluppo di un turismo di qualità, la creazione di un pool di giovani laureati che organizzino la promozione a livello nazionale e continentale dei prodotti tipici dell'area, uno sportello per i giovani per la promozione dell'imprenditoria giovanile...e soprattutto la seconda delle tre cose elencate potrebbe essere una proposta vincente data la bontà dei prodotti dell'area...chi meglio di un "vecchio villeggiante" come me di CIrò Marina può dirlo?

Ciao a tutti,
Fulvio.

Anonimo ha detto...

Sarà banale dirlo e ridirlo ma se fossi il sindaco di Cirò Marina, rivoluzionerei il settore turismo.
Un settore che probabilmente, se ben curato, risulterebbe essere una risorsa economica fondamentale forse più del vino. Non basta aspettare i soliti tre mesi per organizzare qualche evento, aspettare i soliti turisti (sempre gli stessi diventati ormai residenti più che ospiti) per poi lasciarli abbandonati a se stessi, senza una guida turistica, gite organizzate, una comunicazione sociale che indichi vramente quale sia lo spirito della loro vacanza e perchè il turista abbia fatto bene a scegliere il nostro paese.
Non tocchiamo poi il tasto del cosiddetto palinsesto estivo...ma soffermiamoci sui nostri monumenti ormai in via di estinzione:
1 torre nuova, esiste??? Sarà forse quel mischglio di antico e post moderno???
2 torre vecchia e mercati saraceni, dove tutti possono andare e commettere ogni sorta di nefandezza.
3 Fontana del principe...ma come vi si arriva??
per non parlare poi del tempio di apollo di cui gli unici visitatori sono le mucche.
Infine penso che il turismo sia un qualcosa su cui lavorare 365 giorni all'anno con veri esperti.

Anonimo ha detto...

Se fossi il sindaco di Cirò Marina cercherei di promuovere fortemente quella che oggi giorno viene definita Filiera della Conoscenza, Un concetto ampio che include la comunicazione a piu livelli e la produzione tipica di un territorio. Una sorta di sinergia tra le diverse aziende impiegate al fine di valorizzare ,far conoscere e promuovere i propri prodotti,il proprio lavoro, e non di meno le proprie radici e tradizioni. Il concetto potrebbe essere applicato in primis alla nostra risorsa per eccellenza: il Vino. Coinvolgere tutti gli attori che sono parti integranti nella produzione dal coltivatore al venditore e dar vita ad una vera e propria filiera srvirebbe a dar maggior lustro al "nostro biglietto da visita in tutto il mondo". Basta prendere come esempio un altro prodotto tipico italiano: il Parmigiano Reggiano e vedere il grande lavoro svolto da tutte le aziende coinvolte assieme agli esperti di comunicazione al fine di valorizzare il Consorzio...
Domenico

Anonimo ha detto...

Se fossi il sindaco di Cirò Marina.......Bhe! bella domanda..... o meglio è proprio il caso di dire che si tratti di una vera e propria utopia visto che in quel "bel paese" non ci sarà mai posto per quei tanti giovani che come noi hanno studiato fuori e continuano ad essere portatori "sani" di progetti e di idee innovative. E sapete perchè? Perchè nel nostro "bel Paesello" c'è chi da sempre, attaccato alla poltrona, stenta a dar credito e fiducia ai giovani.La realtà è che i giovani sono scomodi ai politici locali......semmai se ne ricordano solo in tempo di elezioni.........per accaparrarsi il maggior numero di voti o per promettere un posto di lavoro che poi non arriverà mai........Ma del resto cosa volete farci questo è tuttavia una piaga diffusa un pò da per tutto..
Comunque cari ragazzi non voglio in alcun modo fare polemica e per questo che rispondo al vostro quesito dicendo che se fossi il sindaco di Cirò Marina oltre a mettere in cantiere tutte quelle valide iniziative alle quali ciascuno di voi fa riferimento, senza dubbio, appronterei una valida biblioteca multimediale con personale qualificato, ed in secondo luogo appronterei dei corsi di formazione rivolti ai cittadini per renderli edotti su alcune regole del vivere comune. Non credete anche Voi che lo sviluppo ed il progresso di una città debba innanzitutto svilupparsi a partire dalla cultura e dalla civiltà dei suoi abitanti......?

Anonimo ha detto...

l'ultimo post (anonimo) è una visione pessimistica della condizione attuale. Conosciamo i problemi, ma piangersi addosso non serve. Semmai servono idee. E a volte anche sogni!

"Dire che lo Stato e le istituzioni non funzionano è soltanto una maschera dietro la quale nascondere le proprie inadempieze"
Giovanni Falcone

Anonimo ha detto...

ma quante belle idee....forse prima di tutto bisognerebbe pulire un po', girando per cirò marina avverto un senso di disordine, sporcizia, incuria, ecc. ecc. che mi deprime. penso che se si vuole puntare sul turismo (turismo di mare, turismo enogastronomico...) bisognerebbe iniziare da qui.
e comunque indipendentemente dai turisti per la nostra stessa dignità dovremmo pretendere di abitare in un posto pulito e ordinato.
mi chiedo: ma quanti di noi hanno della spazzatura sparsa per casa?

Anonimo ha detto...

se fossi il sindaco..o chi per lui..quest'estate sono state organizzate delle serate sul porto in cui si degustava il vino e altri prodotti tipici della nostra terra...bene un ottima idea... però non servirebbe un minimo di organizzzazione e no lasciare tutto al caso?tipo...le aiuole del nostro porto che facevono da contorno alle manifestazioni non potevono essere pulite,illuminate da giochi di luci colorate e riempite da colorati fiori...dico questo per fare solo un esempio di come certe volte o quasi sempre quando si organizza qualcosa nel nostro paese si pensa sempre e solo al generale senza mai curare i particolari che secondo me fanno veramente la differenza!!!ma voi direte..ci sono problemi più grossi delle aiuole e delle luci del porto?..si lo so ma almeno quello che si cerhiamo di farlo veramente bene e non solo per riempire gli spazi della tanto bistrattata ''estate cirotana''!ciao e ricordate che sono i particolari a fare la differenza!!!

Anonimo ha detto...

ciao a tutti miei cari paesani e non..,se fossi il sindaco di cirò marina ,prima di tutto punterei tutto sulla valorizzazione delle nostre maggiori risorse..ovvero vendemmia e turismo estivo.Per quanto riguarda l'estate organizzerei 2 grossi concertI uno il31 luglio e un'altro il 31 agosto o i primi di settembre con l'intento di allungare l'estate almeno fino ai primi di settembre ;perchè non è possibile che i giorni dopo ferragosto significhino fine dell'estate ,e nelle altre città turistiche quella data è il boom dell'estate;per la vendemmia e come se fossimo alla guida di una ferrari ma senza avere la patente.e quindi gente più qualificata e promozione del nostri vino in tutto il mondo...ultima annotazione che è poi quella che più mi riguarda è lo sport a cirò,una cittadina con quasi 16 mila abitanti nnn è possibile non avere una squadra di calcio almeno nel giro preprofessionistico..e con la creazione di un palazzetto di tutto rispetto nell'ambito regionalee e oltre ps: io abito a perugia il palazzeetto è la metà del nostro ..;NON abbia una squadra di pallavolo almeno in B corigliano impara.e quindi in conclusione da sindaco tenterei la promozione di tutte le attivutà sportive o almeno di tentare di sfruttarne una nel migliore modo possibile.VI SALUTO TUTTI DAL PRESIDENTE MIO STIMATO AMICO NATALINO MARTUCCI AI MIEI GRANRI AMICI SPARSI IN ITALIA DOMENICO PISA PEPPE PESCARA PEPPE F.ROTTERDAM E PEPPE L. MILANO MICHELE S.COSENZA CIAO RAFFAELE MURANO PERUGIA.

Anonimo ha detto...

io vorrei capire chi sono i buoni e chi i cattivi. basta poco, un piccolo segnale: linkiamo il forum dei ragazzi di locri www.ammazzatecitutti.org


mettiamoci dalla parte dei buoni.

Anonimo ha detto...

Se fossi il sindaco di Cirò Marina non riuscirei a cambiare nulla…
Il nostro Paese non sta vivendo un momento particolarmente felice né di particolare benessere economico. Le prospettive di rilancio, ad oggi, non appaiono ancora sufficientemente incoraggianti per ridare ai marinoti fiducia per il suo futuro economico, a pensare che ci sono persino delle fatture insolute del comune nei confronti dell’ENEL. Quante famiglie pagano l’ICI, l’acqua, la spazzatura etc…? Credo pochi. No, gettito, no watt!
Il Patrimonio culturale e paesaggistico del cirotano – lo si dice da anni – è, grazie alla sua qualità e quantità, uno dei valori caratteristici e irripetibili del nostro Paese; esso può, oggi più di ieri, rappresentare una eccezionale opportunità di sviluppo economico , anche per comprensori oggi meno noti ma ugualmente ricchi di storia e di tradizione.
Lo sviluppo economico indotto in un contesto geografico dalla presenza di beni culturali e naturalistici di pregio deve però necessariamente basarsi sul contemporaneo sviluppo di un’offerta molto diversificata in altri settori oggi fondamentali per un turismo di qualità, primi fra tutti ovviamente una ricettività qualificata e servizi efficienti: e poi sport (golf, bicicletta, equitazione, vela, trekking, etc.), benessere, enogastronomia tipica e di qualità, artigianato, senza dimenticare festival musicali, letterari e culturali in genere. La compresenza di tutti questi fattori unita ad una ricettività qualificata e a servizi efficienti può generare, così come per esempio è recentemente avvenuto nel Salento, virtuosi meccanismi di “autotutela” e di “autopromozione” oltre che, per la popolazione residente, di aumento della consapevolezza del valore delle proprie tradizioni, del proprio paesaggio, delle proprie culture.
Nel nostro paese questa opportunità di crescita ci appare ormai svanita a causa dei danni causati al paesaggio e alla bellezza dalla cattiva gestione del territorio; per molti altri comprensori turistici si annuncia, a meno che non si provveda ad una onerosa riqualificazione.
Ma affinchè i Beni Culturali e il Paesaggio possano davvero giocare il loro ruolo trainante per questo nuovo sviluppo turistico di qualità è indispensabile che essi siano correttamente tutelati, valorizzati e gestiti; il che vuol dire maggiori finanziamenti ad un Ministero dei Beni Culturali più agile e ringiovanito nella struttura operativa, Soprintendenze con più mezzi e più poteri, rapporti sempre più stretti tra Ministero ed Enti locali e, non ultima, una più efficace educazione dei cittadini alla conoscenza della propria storia.
Sedevo sui banchi di scuola e l'insegnante mi impartiva una dotta lezione sulla "questione meridionale". Sono ora un adulto e, anche se non utilizziamo il termine "questione", sempre di meridione stiamo ora parlando. Anche all'epoca di mio nonno, si parlava ancora di questione meridionale, le cose in quei tempi venivano risolte considerando il sud un inesauribile serbatoio di potenzialità umane non sfruttate - ma sfruttabili -, che avrebbero cercato il loro sfogo nelle migrazioni internazionali e intercontinentali. Così si finì di immiserire il nostro sud. Non solo composto da poveri e analfabeti braccianti, ma da uomini, con le loro emozioni, sensibilità, culture. In una parola con la loro umanità. In visione prospettica, vista la successiva e forte emigrazione interna sud - nord , il meridione si venne privando di ricchezze e potenzialità intellettuali, morali, culturali, ecc.... Negli ultimi decenni, le leggi dello Stato hanno cercato di favorire, anche attraverso mille incentivi, come le defiscalizzazioni, un riassetto della struttura industriale del sud.
C'è quindi stato dal centro nord del paese, in direzione del sud, un trasferimento di ricchezze, un forte input di numerario, che avrebbe dovuto prima o poi, secondo le intenzioni dei legislatori, dei governanti e dei nostri esperti, apportare un miglioramento alle condizioni generali dell'intero meridione. Attraverso un output produttivo, che avrebbe sconfitto o, per lo meno, cercato di attenuare: disoccupazione, miseria, analfabetismo, devianza -e quindi, criminalità organizzata, e non -, evasione e mortalità “scolastica”,avrebbe dovuto fare sviluppo. Come sappiamo ciò non si è verificato, o almeno non lo è stato secondo quelle rosee aspettative che molti economisti, politici locali e nazionali avevano prospettato, ottenendo invece quella che si definisce “modernizzazione senza sviluppo”. I perché di tutto ciò in fondo li conosciamo tutti noi: gli "addetti ai lavori", ma anche gli uomini della strada.
Le cause che si prendono in considerazione sono le più diverse: una supposta cultura di tipo parassitario e clientelare, una diffusa e fitta ragnatela di interessi, più o meno leciti, di tipo mafioso e similari.
Si deve quindi cercare di essere sempre e comunque i primi, veri e autentici artefici del proprio destino. Referendum, indagini conoscitive, sondaggi, assemblee di quartiere, di comune, di paese e di villaggio (come si fa sulla piazza del più piccolo cantone svizzero). Sono queste alcune delle tecniche, possibili e utili, al fine di conoscere meglio le realtà (con tutte le loro problematiche) nelle quali si dovrà operare assieme alle comunità interessate. Si deve trovare una strada, qualsiasi essa sia, anche se difficile da percorrere: per poter rivalutare e riscoprire.
Lo sviluppo può essere definito, connotato, spiegato, interpretato, anche perseguito e realizzato,in mille e una maniera. Sviluppo per me è soprattutto: migliorare la qualità della vita dell'uomo. Ciò sembra molto semplice, ma per niente semplicistico! Possiamo discutere su quali possano essere i parametri giusti e gli indicatori più corretti da usare. Possiamo trovare alcuni punti in comune, mentre altri potrebbero rimanere discordanti. Non preoccupiamoci. Né tanto meno scoraggiamoci. Più autostrade, più industrie pesanti, più televisori, più automobili, più telefoni cellulari, più studenti universitari: non vogliono necessariamente significare: migliorare la qualità della vita della gente. Bisognerebbe invece cercare di riuscire a privilegiare le modalità dell'essere su quello dell'avere, senza tralasciare, d'altro canto ciò che non può non essere del pari fondamentale per vivere dignitosamente alle soglie del Terzo Millennio: salute e benessere psico-fisico, lavoro per tutti, istruzione , servizi pubblici efficienti senza deturpare l’ambiente che ci circonda: aria,acqua,suolo.
Un operatore esterno che viene con soluzioni e consigli preconfezionati è più dannoso che inutile. Egli deve apprendere da noi quali sono i nostri problemi, aiutarci ad articolare meglio le nostre domande e a trovare le soluzioni.

Per Natalino Martucci : purtroppo non ci si vede da tempo, se non sbaglio dall’era mesozoica!

Per Giuseppe Russo : Pepparè ti saluta a tedesca, ha ditt si ci fa nu TSO!

Per Raffaele Murano : ma si jutu cu ru metru a misurar u palazzett a Perugia? Un saluto!

Per Giuseppe Ferraro : Salutami Massimo!

CATALDO FERRARO ha detto...

...SE FOSSI IL SINDACO DI CIRO' MARINA...MI CHIEDEREI...COME E' POSSIBILE CHE IN MENO DI 1 ANNO TRE GIOVANI VITE POSSANO SPEGNERSI SOTTO LA QUASI INDIFFERENZA DI UN'AMMINISTRAZIONE?!...MI CHIEDEREI PERCHE' UN RAGAZZO POSSA SENTIRSI AUTORIZZATO DI POTER CORRERE A VELOCITA' INAUDITA O CON ACROBAZIE ASSURDE TRA LE STRADE DI UNA CITTADINA A QUALUNQUE ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE?!...SE IO FOSSI IL SINDACO MI CHIEDEREI DOVE SONO I VIGILI URBANI SOPRATTUTTO NELLE ORE DI MINOR TRAFFICO, QUANDO LE STRADE DI CIRO MARINA SI TRASFORMANO IN PISTE DI FORMULA 1 O DI GP DI MOTOCICLISMO,DOVE SONO ANZICCHE' PRESIDIARE GLI INCROCI QUANTOMENO DELLE STRADE PIU' IMPORTANTI?!...(E CHE LA RISPOSTA NON SIA IN PAUSA PRANZO ,ANCHE SE VERREBBE DA PENSARLO!)...AL SINDACO VOGLIO DIRE CHE DI SICURO NON E' UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE QUELLO DI RAGAZZI CHE, MAGGIORENNI E VACCINATI,IN CAMBIO DI UN PO DI ADRENALINA RISCHIANO LA PROPRIA VITA IN INUTILI CORSE SENZA SENSO,MA CHE SAREBBE GIUSTO CHE LI DOVE NON ARRIVA IL BUON SENSO DI OGNUNO DI NOI ,CI FOSSERO LE AUTORITA' A FAR SI CHE L'INCOLUMITA' PROPRIA E QUELLA DEGLI ALTRI VENISSE TUTELATA...AL SINDACO DI CIRO' MARINA VOGLIO DIRE CHE E' DOVERE DELLE ISTITUZIONI EDUCARE A RISPETTARE ED A NON INFRANGERE LE REGOLE DELLA STRADA!...AL SINDACO VORREI DIRE DI ASSICURARSI CHE TRA I RESPONSABILI E GLI AGENTI MUNICIPALI CI SIANO PERSONE SENSIBILI DAVVERO AI PROBLEMI DELLA VIABILITA'...PERCHE' A VOLTE BASTA DAVVERO POCO COSI' PER EVITARE DI PIANGERE AMICI E PARENTI!

Anonimo ha detto...

Se fossi sindaco di cirò marina, la prima cosa che farei è cercare il modo per eliminare lo scempio enichem da una zona quale madonna di mare, vero patrimonio artistico e naturale di cirò marina. Anni fà c'è stata un' indagine della procura di crotone, in quanto la zona in questione risulta essere zona marina protetta, e nonostante l'enichem non scarichi sostanze inquinanti per l'uomo, è certo il suo contributo alterante nei confronti della fauna e flora marina! per non parlare dell'impatto ambientale, in questo caso al quanto evidente. Se poi vogliamo parlare di posti di lavoro, più volte si è sentito parlare di cassa integrazione all'enichem e provate a pensare di quanti posti di lavoro e attrazione turistica possa destare quell'enorme area diversamente impiegata. Se poi ci si aggiunge che a belvedere spinello l'estrazione di salgemma provoca da anni pericolosi dissesti geologici.....
Quanto sarebbe bello, anche solo a livello giovanile, riuscire ad organizzare una manifestazione sociale in merito...anche se non si ottenesse alcun risultato sarebbe un auspicio di un trovato senso sociale, che poi è la nostra più accentuata carenza.
C.B.

Anonimo ha detto...

SE FOSSI IL SINDACO DI RIRO' MARINA ... PER PRIMA FAREI UNA AGGENZIA TURISTICA PER ATTIRARI LA GENTE VERSO LA CALABRIA IN PARTICOLAR MODO A CIRO' MARINA. SFRUTEREI IL PALAZZETTO DELLO SPORT : FINENDO LA PISCINA , E NON CHE PER FARE NUOTO CHISSA DOVE DOVREMMO ANDARE , ....................................................................................................................... NON SI PUO' VIVERE DUE MESI ALL'ANNO (LUGLIO E AGOSTO )

Anonimo ha detto...

SE FOSSI IL SINDACO, FINIREI IL PALZZETTO DELLO SPORT ..................................E ATTIREREI IL TURIMO

Anonimo ha detto...

se io fossi il sindaco di cirò marina mi vergognerei parecchio...... e mi chiederei che cazzo ci viene a fare la gente a cirò e non ci lascia nella nostra bella ignoranza, sporcizia, delinquenza, e tamarria. ma.........poi mi chiedo chi cazzo ci viene mai qua a cirò, chi viene è solo perchè ha qualche motivo parentale e magari le vacanze se le fa altrove.........., già dev'essere proprio così, di certo non viene perchè si diverte a vedere le nostre belle facce che si autoreferenziano perchè convinti di essere importanti in quanto si attribuiscono titoli che vi date spesso da soli. magari starete a pensare.... ma che cazo vuole questo? NULLA miei cari paesani. ... solo farvi sapere che ho molta pena per voi... ammesso che riusciate a capire che cazzo voglio dire, anche perchè ho forti dubi nelle vostre capacita intellettive. va beh, finisco con un consiglio< guardatevi un pò attorno come si vive fuori dai vostri limiti culturali, ma guardate soltanto non azzardatevi a vivere fuori da cirò.........potreste non farcela, perchè fuori ci vogliono le capacità non le conoscenze, titoli veri e non autoreferenze. ok non prendetevela avete anche voi il diritto di vivere. contenti voi............ciao pino.

Anonimo ha detto...

Sono nuovo di questo blog, sono anche io un nostalgico di cirò MARINA,devo dire che avete molte idee, tutte valide,sono daccordo con chi dice che il turismo è una risorsa che va sfruttata. Bene voglio aggiungere giusto un paio di cose, avete detto di tutto, dalle commissioni per il turismo alle splendide zone paesaggistiche del territorio, però voglio solo ricordare che, un strategia vincente che sta alla base di un successo, non è la novità o l'idea; provATE A RIFLETTERE BENE SU CIò CHE ORa VI Durò. Per iniziare, vi propongo un paio di domande. Quanto siete disposti a pagare per un appartamento arredato male, in un palazzo vecchio, ovviamente distante dal mare, per un periodo di 15gg? Cirò marina offre una moltitudine di apartamenti che vengono offerti ai bagnanti a cifre esagerate, provate a chiedervi il perchè!! In secundis, Come arrivereste a cirò marina? Anche questa domanda mi sembra scontata, provate a partire da milano e datevi una risposta!! Ok Tiriamo le conclusioni in maniera sintetica, anche se servirebbero delle ore per poterne parlare. Prima di creare qualcosa di nuovo bisogna dare al turista ciò che si aspetta da una zona turistica, almeno il minimo, siete mai stati fuori dalla terra in cui vivete? Provate a girare un pochino in lungo e in largo e noterete molte differenze, soprattutto nella gente che popola le varie zone, ma è mai possibile che un caffè al turista lo si faccia pagare € 1,5 e al paesano 65 centesimi? Forse il problema di fondo sta nella mentalità che successivamente ricade nella amministrazione, parliamo sempre di gente del posto. Alternativamente voglio precisare che cirò marina esteticamente non offre molto, intendo zone verdi o aiuole debitamente curate e pure i posti ci saebbero, immaginatevi un lungomare con iuole e prati inglesi e cespugli colorati, certamenteeeeee tanto c'è cariolà che annaffia!!! Vagabondo..Il parco gioch, ottima idea!!! Bene allora facciamo il parco gioci, chi lo cura? Totonno u caponu!!! Altro Vagabondo. Bene anzi benissimo, facciamo le villette cosi'rendiamo più belle le zone morte, ottima idea..chi li cura?? Ops è meglio lasciarle marcire...rischieremo di pagare un altro vagabondo...E nel comune?? Secondo voi esistono vagabondi?? mmmm meglio non fare nomi vaaaa!! Allora ragazzi armatevi di mitra, fucili e granate e cominciate a radere al suolo il palazzo di città e poi avrete lo spazio d creare qualcosa, mi fa piacere che ci sia qualcuno che tenga al nostro paese, vi conosco tutti ma non immaginereste mai chi sono....un piccolo indizio ve lo dò...BBImo frequentTO CON L MAGGIOR PARTE DI VOI LO STESSO ISTITUTO SCOLASTICO SECONDARIO FREQUENTANDO LA SESSA SEZIONE, MA CLASSE DIVERSE...nizite pure le vostre riceche equesta stte ci berremmo tutti qualcosa insieme, magari potremmo organizzare un dibattito ed esprimere le nostre idee tutti insieme, nn fae in modod che queste rimangono tali, e se serve il mio aiuto ve lo darò!!! SCUsate gli errori, ma mi trovo un pc con una tastiera distrutta...vi ricontatterò prossimamente ciaOOOOO

Anonimo ha detto...

Sono anch'io una cirotana che non viene tutti gli anni al nostro bel mare....mio marito milanese, ama viaggiare e visitare nuovi posti ( questa è la sua giustificazione, in realtà pernso che ci siano tante cose che del mio paese non gli vanno giù!)
Bisogna lavorare x il turismo sfruttando il ns.bel mare.
Andate verso Pasqua in Emilia Romagna ed andate a vedere come ci si prepara.
1. Tutti puliscono, pitturano e mettono a nuovo le case. A Cirò quando ho preso case in affitto ho trovato 3 tazze per 6 posti letto, sporcizia ovunque, mobili della preistoria ovviamente a prezzi non propriamente regalati.
2. i prezzi se parli italiano raddoppiano e quindi mando mia mamma a fare la spesa
3. Immondizia ovunque
4. Ragazzi e non solo, maleducati e sbruffoni
5. spettacoli estivi: i cantanti in saldo
6. Spiaggia: sulle spiagge della Romagna, dai quali bisogna imparare, tutte le mattine si fa ginnastica in riva o balli o quant'altro. I proprietari dei bagni organizzano feste anguria o biscotti per tutti , ecc.
I nostri fanno fatica a salutarti.
Insomma bisogna cambiare ma soprattutto bisogna cambiare mentalità!!!!
Ciao

Anonimo ha detto...

Se fossi Sindaco Cirò Marina direi..........che avete detto tante cazzate.........possibile che nessuno riesca a dire una cosa sensata.........sul nostro amato e odiato paesello........cque una la voglio dire io.........il buon 90% della popolazione dovrebbe andare via a fare dei corsi di educazione civica e come vivere il bene comune.......poi tra 2 secoli forse possiamo parlare di turismo e sviluppo.........