17 novembre 2007

C’era una volta la Calabria…


Dimenticati. E’ l’unica parola che sono riuscito a pronunciare una volta letta la notizia. Per un attimo ho creduto di aver visto male, ma purtroppo non mi sbagliavo. Dal 9 Dicembre 2007 i treni Intercity 566 e 553 che viaggiano da Crotone a Milano a/r verranno definitivamente soppressi. Avete capito bene! Soppressi! Uno schiaffo di quelli che fanno male. L’ennesimo boccone amaro che è difficile mandar giù. Una decisione che lascia senza parole e che sembra quasi dirci quanto siamo ormai lontani dai pensieri di chi lassù dirige, progetta, governa, questo nostro (?) Paese. Evidentemente non siamo poi così importanti.

Ma le cattive notizie non arrivano mai da sole:

- sempre dal prossimo 9 dicembre 2007, i treni Intercity in partenza da Crotone e da Sibari, attualmente diretti a Torino, si fermeranno a Roma Termini;
- ancora dal prossimo mese i treni Espresso Reggio Calabria – Bari e viceversa, sopprimeranno molte delle fermate attualmente previste nel territorio calabrese;
- per quanto riguarda, invece, la tratta Tirrenica della Calabria, verranno aboliti gli Eurostar 9371, Roma – Reggio Calabria, 9378 Reggio Calabria – Roma e gli Intercity 507, Torino – Reggio Calabria e 530, Reggio Calabria – Torino;

(fonte: http://angelanapoli.blogspot.com/ (On. Angela Napoli – Due interrogazioni a risposta scritta al Ministro dei Trasporti))

E questo solo per fermarci alla situazione dei treni.

Oggi come non mai sono deluso e nel contempo molto, molto, molto arrabbiato.

E credo di non essere il solo.


Tommaso Andreoli

32 commenti:

Progetto Mediterraneo ha detto...

L'ennesimo atto di violenza verso la nostra terra. Non esiste politica aziendale che giustifichi una scelta di questo genere, e non esiste giustificazione per ingoiare a secco anche questo "boccone amaro". Questa volta dobbiamo farci sentire, ne va del nostro futuro, della nostra dignità di cittadini.
Se avete idee e proposte scrivetele, è arrivato il momento di farci sentire.

Un abbraccio

Natale

Progetto Mediterraneo ha detto...

da ilcrotonese.it

Ferrovie, diciotto anni tra inettitudine e tagli

“Stiamo riservando grande attenzione ai problemi della viabilità stradale e dei collegamenti ferroviari nella fascia ionica. Per quanto riguarda questi ultimi, stiamo affrontando la questione con Trenitalia in un momento in cui la tendenza è quella di diminuire i servizi. Ci stiamo impegnando a fare capire loro che a pagare i prezzi delle nuove politiche non possono essere regioni, come la Calabria, che da tempo sono più indietro”.
Non sono parole qualsiasi, perché a pronunciarle è stato il ministro dei trasporti Alessandro Bianchi appena pochi giorni fa. Il risultato? Aria fritta. E se neppure l’interessamento personale e ripetuto di un Ministro serve ad ottenere qualche esito positivo, allora c’è davvero ben poco da sperare. Persino monsignor Giancarlo Bregantini, già vescovo di Locri-Gerace, nel suo discorso di commiato dopo l’avvenuto trasferimento-promozione a Campobasso, ha ribadito per l’ennesima volta l’appello a non abbandonare al suo triste destino la linea ferroviaria ionica. Nulla da fare. Le ragioni di impresa - ferroviaria - non ammettono deroghe: tagli devono essere e tagli saranno!
Nelle scorse settimane su queste pagine avevamo dato notizia della soppressione dell’intercity per Milano col prossimo orario del 9 dicembre, auspicando l’intervento delle istituzioni locali per impedire l’ennesimo scippo ai danni del territorio. Reazioni nulle. Il risultato è che, oltre al treno per Milano, anche l’intercity per Torino non proseguirà più per il Piemonte, ma si fermerà a Roma. In pratica è stato sancito l’isolamento totale di questo territorio dal resto dell’Italia. Del ripristino del collegamento Reggio-Bari, portato quasi come fiore all’occhiello dal ministro Bianchi, si sa ben poco perché sarà gestito dalla divisione del Trasporto regionale, e quindi sarà destinato a essere l’ennesimo lentissimo trenino sbuffante sulla linea ionica.
Dunque, a diciotto anni dalla sciagura ferroviaria alle porte di Crotone molto è cambiato, ma tutto in peggio. In verità, per garantire la sicurezza nella circolazione dei treni è stato fatto parecchio, e ancora ci sono interventi in corso per il completamento del sistema di frenatura automatica e che porteranno un aumento considerevole della sicurezza. E’ questo ciò che alle Ferrovie dello stato interessa di più, anche perché rappresenta la possibilità di far viaggiare i treni con un solo conducente. Per quanto ci riguarda, gli interventi fondamentali affinché non si ripetano tragedie simili hanno comportato soprattutto la minimizzazione del servizio ferroviario: meno treni meno rischi. Per avere la sicurezza al cento per cento, quindi, basterà attendere la soppressione totale di tutti i treni…
E la situazione deve essere grave davvero se martedì scorso, ed è la prima volta che accade, il presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, si è rivolto al presidente di Trenitalia, Ignazio Cipolletta, lamentando che “la nuova programmazione dei servizi di Trenitalia prevede la soppressione di sei corse di collegamento della Calabria con il Centro Nord, due eurostar e quattro intercity”, con la richiesta “di valutare al meglio la situazione e le conseguenti decisioni per evitare che ancora una volta la Calabria sia costretta a pagare un prezzo molto alto”.

Anonimo ha detto...

E' UNA VERGOGNA...

Anonimo ha detto...

Non solo isolati dal punto di vista economico e di sviluppo...ma anche i servizi i prima necessità, come i trasporti, ci vogliono togliere!Per non parlare dei servizi alternativi,come gli aerei, che nn sono poi così economici!Come faremo a tornare a casa nostra fra qualche anno se andiamo avanti di questo passo? E' un forte segnale di regressione, anzichè di sviluppo che è quello che noi giovani vorremo portare nella nostra terra. La prima cosa da fare è proteggere ciò che abbiamo e ci vogliono togliere.

Anonimo ha detto...

a Natale vado in vacanza a casa dell'amministratore delegato di Trenitalia... e se non mi ospita lo uccido!

Anonimo ha detto...

E se volete farvi prima due risate e poi scoppiare in un pianto a dirotto vi consiglio di dare un'occhiata al video "SORTINO: I treni in Sicilia" sul sito

www.iene.mediaset.it

A me ha fatto venire in mente situazioni abbastanza familiari dalle nostre parti...

Buona (sconcertante) visione!

CATALDO FERRARO ha detto...

...PARADOSSALE!...un po come tutto quello che succede dalle "Nostre parti"!...
A cosa mi riferisco?!...al fatto che Trenitalia sta RISTRUTTURANDO tutte le stazioni (piccole stazioni) calabresi!!!...pensate che nella stazione di Cirò Marina (anche se all'arrivo è scritto solo Cirò) stanno per iniziare i lavori per un ...pensate un po...SOTTOPASSAGGIO per il secondo binario!!!...E' ASSURDO!!!...Ma poi Ci penso....mica tanto da un punto di vista puramente AZIENDALE/SPECULATIVO.
Infatti chissà quanti soldi saranno arrivati a Trenitalia per la "ristrutturazione"...e soprattutto fa bene scaricare un po di costi ...pagati dallo stato,quindi da Noi,però!!!.
PARADOSSALE dicevo...e aggiungerei...davvero SCHIFOSO!

Anonimo ha detto...

La mia ragazza quest'anno non potrà scendere per capodanno come aveva previsto... e la cosa più triste è che non so cosa dirle: l'unica mia colpa è di essere nato in una terra dove non si ha diritto a nulla; neppure a tornare a casa per le feste.

Sono immensamente deluso!

Anonimo ha detto...

Un favore personale... inviate reclami a Trenitalia in continuazione da qui all'infinito. Qui il link:


http://reclami-e-suggerimenti.trenitalia.com/Area_Clienti/It/RecDescrizione.aspx

Progetto Mediterraneo ha detto...

Cataldo ha ragione,
i lavori di ristrutturazione delle stazioni, molte delle quali rimarranno chiuse, sono finanziate in parte con i soldi del POR Calabria...si ristrutturano gli immobili con i nostri soldi e poi ci tagliano i servizi, quelli essenziali per di più...vergogna!

Anonimo ha detto...

Un caloroso saluto a tutti.

Vi allego il comunicato stampa inviato l'altro ieri in merito all'argomento qui trattato.


Crotone, lì 18 Novembre 2007
COMUNICATO STAMPA:
CANCELLAZIONE COLLEGAMENTI TRENITALIA PER MILANO E TORINO
Il Consigliere Regionale Salvatore Lucà in riferimento alla prossima cancellazione da parte di Trenitalia di alcuni collegamenti con la nostra Regione, esprime il suo vivo disappunto per l'iniziativa che non tiene in nessun conto delle esigenze della nostra popolazione.
Queste determinazioni da parte dell'Azienda si muovono evidentemente secondo una sola logica imprenditoriale e senza alcuna direttrice sociale che assicuri il diritto alla mobilità alla nostra Gente. Tutto ciò non può essere tollerato da una Regione che già vive momenti di grandi disagi.
E' inaccettabile infatti che proprio la Calabria, che necessita di investimenti non effettuati da decenni, debba continuamente subire dei tagli.
Ma quello che è allorché intollerabile è che tra i vari tagli rientrino anche tratte che vantano un discreto volume di utenza: il risanamento economico della società come giustificazione alle decisioni intraprese è quindi tutto da dimostrare e non sembra perciò essere sufficiente a motivare le scelte che toccano il nostro territorio.
Il risanamento di Trenitalia, indifferente ed inqualificabile nei confronti del sociale, causerebbe inoltre un conseguente allentamento della competizione nei riguardi del trasporto alternativo su gomma, che, in questo modo, potrebbe godere di una sorta di monopolio sul mercato degli spostamenti via terra.
Lucà evidenzia come situazioni del genere sfavoriscano i consumatori e la popolazione tutta. Accanto ad una conseguenza prettamente sociale quale la limitata libertà di scelta dell’individuo che dovrebbe essere sacrosanta e garantita, è evidente che siano dietro l’angolo anche risvolti economici che vanno a toccare le tasche dei consumatori: è probabile aspettarsi infatti, continua Lucà, un conseguente aumento delle tariffe delle linee su gomma dovuto essenzialmente alla mancanza di una sana concorrenza basata sul prezzo e garantita da sempre (seppur con le sue inefficienze) dalla valida alternativa dei trasporti ferroviari.
Nei prossimi giorni il Consigliere Regionale solleciterà il Ministro Bianchi per porre fine a questo stato di cose e far valere invece, una volte per tutte, le ragioni del singolo individuo in quanto parte della collettività, ridandogli il potere decisionale sul come muoversi in piena autonomia.
UFFICIO STAMPA SEGRETERIA
ON. SALVATORE LUCÀ


A quanto comunicato seguirà evidentemente un mio impegno concreto affinché tutte le richieste che sto ricevendo in questi giorni sul tema trovino una sperata risoluzione.

Per ogni altra istanza che crediate debba necessitare del mio contributo quale Consigliere della Regione Calabria, non esitate a contattarmi tramite la sezione "contatta Salvatore Lucà" del sito http://www.salvatoreluca.it

Colgo inoltre l'occasione per porgerVi i miei più sinceri complimenti per l'impegno mostrato in temi di cosi elevato spessore civile e sociale.


Un cordiale saluto.
on. Salvatore Lucà

Progetto Mediterraneo ha detto...

Come Presidente della nostra associazione desidero ringraziare l'on. Lucà per l'impegno dimostrato nei confronti di un problema così gravoso. Una delle pochissime voci istituzionali levatesi a difesa dei cittadini e della loro libertà di movimento. Speriamo tutti che si possa arrivare presto ad un dietro front da parte di Trenitalia. Un ulteriore ringraziamento va per l'interesse dimostrato verso l'associazione e verso il nostro blog, che rappresenta ormai la voce, libera, di una parte dei giovani del nostro territorio. Giovani che vogliono cambiare.

Un caro saluto a tutti

Anonimo ha detto...

Il primo vero passo da compiere sarebbe proprio quello di migliorare le vie di comunicazione anziché cancellarle.
Lo sviluppo economico di una regione che come la nostra si poggia sul turismo avrebbe bisogno, per crescere, di questo requisito essenziale.

Non credo di aver detto nulla che non sia ovvio. Ma sembra che solo in pochi lo abbiano capito. E tra questi c'è senz'altro l'on. Lucà.

Perciò non posso che sottoscrivere le parole del nostro Presidente e ringraziare nuovamente per l'interessamento e l'impegno l'On. Lucà.

Anonimo ha detto...

Annunciazion...annunciazion...San Lucà è arrivato...AmAra PoLiTiCa...Il politico compare come per magia, quando c'è l'occasione in cui possa emergere la sua "bravura",in cose che non scottano e che possono essere tranquillamente alla sua portata, e così ancora una volta,i nostri diritti si tramutano in "PiAcErI", e la campagna elettorale VoLa!

X il Presidente: girano voci che il fenomeno dell'elettrosmog grava in alcune aree di Cirò Marina, in modo massiccio, visto che si superano di ben sette volte il limite di esposizione.
Siccome sono di ritorno per sempre nella mia città natale,"con l'ausilio dell'autobus acquistato dalla regione calabria e regalato alla ROMANO s.p.a.", vorrei sapere se ci sia qualcosa di veritiero sul caso ElEtTrOsMoG,in quanto causa di effetti a lungo termine, quali leucemia e vari tipi tumore.Ah, dimenticavo,sono sicuro che la sanità su gomma da noi funzionerebbe.

DOTTOR X: DICA TRENTATRE'PER DUE
SFIGATO Y: SESSANTASEI
DOTTOR X: "LEI HA I CALCOLI"

Anonimo ha detto...

Controllando sul sito di Trenitalia già risulta la soppressione dei treni citati nell'articolo e i disagi sono evidenti. Se per Natale la soppressione fosse ancora effettiva, bisogna fare qualcosa di concreto: la politica faccia la sua parte, ma noi dobbiamo agire con manifestazioni più visibili; mi riferisco ad azioni di protesta, anche forti.
Aspettiamo qualche giorno e poi iniziamo ad organizzare.

Anonimo ha detto...

Concordo con Giuseppe Ferraro!Bisogna in qualche modo protestare ed evitare di subire l'ennesimo sopruso!E poi finalmente un politico che dialoga con noi poveri mortali e che si interessa della gente e non solo della poltrona.Una volta tanto non siamo soli,anche se c'è qualcuno come "a rarica" che cerca di vedere del negativo anche in qualcosa di positivo:solite e banali strumentalizzazioni!Ritornando al sodo:quale è il piano di battaglia?Assaltiamo le ferrovie?Intasiamo di e-mail il sito di trenitalia?Ci sdraiamo sui binari?Forza compagni!Facciamo valere le nostre ragioni!
Bacioni a tutti. Nicodemo

Anonimo ha detto...

Se ho interpretato bene l'articolo dell'on. Lucà, è evidente che non è andato proprio per il sottile con le sue parole dato che ha sottolineato che dalle decisioni delle ferrovie gli unici a guadagnarci sono le compagnie di autobus. E non è da tutti i politici andare contro centri di elettorato quali ad esempio le compagnie di autobus che contano di molti dipendenti. Quindi un plauso a Lucà per non avere peli sulla lingua e un plauso a tutti voi per il sito.

Cataldo

Anonimo ha detto...

Io sono sempre aperto al dialogo quando la mia controparte ha un nome, un cognome e due orecchie per ascoltare, ma in questo caso sarebbe inutile dialogare, perchè trenitalia è un'azienda pachidermica che non mi ascolterebbe e dunque non mi risponderebbe.
Le azioni da fare, condizionate al mancato rispristino dei treni, devono essere, a mio avviso, azioni di richiamo mediatico: l'occupazione della linea ferroviaria è la prima che mi viene in mente. Spero di non dovere arrivare a ciò, ma credo che in tanti mi seguiranno. Se poi sarò da solo allora ci andrò da solo, tanto treni che mi passeranno sopra non ce ne saranno, perchè Trenitalia li avrà già rimossi.

Anonimo ha detto...

Bisogna protestare! Non è possibile!
La situazione dei treni sta diventando insostenibile!
In aereo andata/ritorno con le low-cost in capitali europee si va con anche solo 20 euro, e noi in Calabria non abbiamo nemmeno un treno????
Dove si arriverà??
Un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

è uno schifo...io sto a pescara all'univesità e per scendere devo fare i salti mortali ora? io nn mi lamento tanto xkè vado a roma e scendo con il pulman. ma chi sta a milano o sulla tratta come deve fare? è un'oltraggio, bisogna fare qualcosa!!!

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, per chi vive a Milano sono tre le alternative:

1) prenotare un volo per Lamezia o Crotone con larghissimo anticipo per avere prezzi decenti... solo che è difficile per la maggior parte di tutti noi sapere con esattezza quando "scendere";

2) prenotare un volo per Lamezia o Crotone poco tempo prima della partenza (e cioè quando siam sicuri che su quel volo la nostra presenza sarà assicurata) ma a cifre assurde... se va bene circa 150€ solo andata;

3) viaggiare in autobus o in treno... ops! Sorry! I treni non ci sono, scordavo! Quindi "scendere" in autobus e pagare cifre più abbordabili rispetto a quelle di un volo prenotato all'ultimo minuto ma comunque troppo elevate per le 13 ore di viaggio offerte... Faccio presente altresì che il costo di un singolo biglietto nel giro di pochi anni ha subito rincari di circa il 20% o più... e chissà cosa ci attenterà in futuro data la situazione che si prospetta! Alla faccia della libera concorrenza!

Ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

Perchè non iniziamo a fare nome e cognomi. Io scrissi un aricolo tempo fa sul tema dei trasporti (titolo: "Tu quando scendi? Boh, chiedilo ad Alitalia") dove sollevavo qualche dubbio sugli interessi di diversi personaggi nella mancanza di concorrenza nel settore trasporti da e per Cirò (oltre che Crotone).

Senza dire cose infondate, cerchiamo di aprire una discussione sui naturali indiziati di ciò: l'azienda che ne beneficia direttamente è la Romano S.p.A. Io non dico che la Romano centri per forza, però iniziamo a capire chi c'è dietro, quali scelte ha fatto (iniziando per esempio dalla vendita del pacchetto di controllo dell'aeroporto di Crotone alla Miro Radici). Insomma, da persone dotate di intelleto, oltre che di informazioni, cerchiamo di dare un nome e cognome a chi ci sta sodomizzando; facciamolo senza paura e senza riserve, perchè loro non ne hannno nei nostri confronti.

Anonimo ha detto...

FERROVIE:LOIERO;TAGLI SONO INTOLLERABILI,INTERVENGA GOVERNO

(ANSA) - CATANZARO - ''Piu' che Ferrovie dello Stato si potrebbero chiamare Ferrovie del Nord''. E' indignato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero per l'annuncio da parte di Trenitalia di sopprimere sei treni a lunga percorrenza che collegano la Calabria al resto d'Italia. ''Siamo di fronte - aggiunge Loiero - a una miope politica antimeridionalistica da parte delle Ferrovie. Una strategia suicida che colpisce proprio quelle regioni piu' svantaggiate d'Italia come Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia, che presentano indici economici e strutturali molto inferiori della media comunitaria europea e che, da sole, rappresentano oltre il 30% della popolazione italiana. A questo va aggiunto che la Calabria, sempre secondo i piani di Trenitalia, oltre ai treni soppressi, metterebbe a rischio il posto di circa duecento lavoratori. E' una situazione intollerabile su cui il governo non puo' stare a guardare, anche in virtu' della gia' carente situazione infrastrutturale nel Sud, resa ancora piu' grave, dai lavori di rifacimento del'A3''. ''Inoltre - conclude il presidente della Regione - Trenitalia, dalla Calabria prende ma non da': infatti, a Gioia Tauro, la bretella ferroviaria per il gateway del Porto e' stata realizzata, lo voglio ricordare, con fondi messi a disposizione dalla Regione Calabria. Ora non solo non investe come dovrebbe per potenziare i servizi sia merci che passeggeri ma riduce l'offerta, penalizzando ancora di piu' una regione che viene ricacciata nell'isolamento, allontanata con un calcio dall'Europa. E tutto cio' e' intollerabile''.

Anonimo ha detto...

FERROVIE: LA RIVOLTA DELLA CALABRIA CONTRO TAGLIO TRENI/ANSA

(ANSA) - CATANZARO - E' un coro unanime di dissenso quello che si leva dalla Calabria per protestare contro il taglio di sei treni preannunciato dalle Ferrovie dello Stato nell'ambito della nuova programmazione dei servizi 2007-2008. Sindaci, sindacati e imprenditori sono pronti alla mobilitazione contro i tagli che inevitabilmente riguarderanno anche i lavoratori. I treni interessati sono due Eurostar (il 9371 ed il 9378) che effettuano il collegamento tra Reggio Calabria e Roma e quattro intercity (Torino - Reggio Calabria, Reggio Calabria - Torino, Milano - Crotone e Crotone- Milano). La Fit-Cisl, inoltre, denuncia anche che nel 2008 in Calabria ci si ritrovera' ''con meno treni e con oltre 200 lavoratori in meno occupati nelle ferrovie''. Contro il taglio dei treni preannunciato dalle Ferrovie ''siamo pronti - sostiene il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti - alla mobilitazione. C'e' una insensibilita' di questo governo nazionale nei confronti della citta' di Reggio Calabria e dell'intera regione. Gia' siamo penalizzati dai lavori per l'ammodernamento dell'autostrada ed ora ci tocca subire anche queste altre decisioni penalizzanti''. Il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha invece chiesto un incontro al Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per ''fare piena luce - ha detto - su questa vicenda dei tagli dei treni in Calabria. E' una situazione che viviamo con grande preoccupazione''. Il taglio di sei treni a lunga percorrenza si innesta in Calabria in una situazione dei trasporti gia' difficile in virtu' dei perenni lavori in corso sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e con una viabilita' secondaria in precarie condizioni. C'e' poi da aggiungere che in Calabria la linea Jonica non e' elettrificata e, su questo versante, non sono previsti investimenti. Il progetto dell'alta Velocita', inoltre, prevede che la rete si fermi alle porte della Calabria. ''La riduzione dei treni - sostiene in Presidente regionale della Confindustria, Umberto De Rose - e' un colpo quasi letale ai danni della Calabria. Nel settore della mobilita' abbiamo gia' una situazione disastrosa e il taglio di sei treni rischia di provocare un isolamento della Calabria rispetto al resto del territorio nazionale''. Per il segretario regionale della Uil, Roberto Castagna, i tagli di ''Trenitalia rischiano di allontanare ulteriormente la Calabria dal resto del Paese. Cio' e' inaccettabile''. Il segretario della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra, afferma che ''non accettiamo il disinteresse delle Ferrovie della Calabria che invece di potenziare la rete pensa di ridurre i treni''. Il deputato dell'Ulivo-Pd, Franco Laratta, annuncia che ''a meta' dicembre occuperemo tutte le stazioni ferroviarie della Calabria per protestare contro questa azienda che continua a mortificare i cittadini calabresi''. Dura e' anche la posizione del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, secondo il quale ''contro la paventata riduzione dei treni a lunga percorrenza occorre una mobilitazione forte ed immediata''.

Anonimo ha detto...

Fs: Ministero Trasporti, no tagli a treni medio- lungo raggio
Emendamento in finanziaria per contratto di servizio 2008


(ANSA) - ROMA, 4 DIC - Nessun taglio in vista ai treni di medio e lungo raggio. L'orario delle Ferrovie in vigore dal 9 dicembre confermera' quello attuale. Lo fa sapere il ministero dei Trasporti, spiegando che le risorse per finanziarie il Contratto di Servizio 2008 dei treni a media e lunga Percorrenza saranno individuate attraverso un emendamento alla Finanziaria. Verranno garantiti circa 10 milioni di treni/Km all'anno, a beneficio soprattutto di Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Umbria.

Anonimo ha detto...

FS:MINISTERO TRASPORTI,NIENTE TAGLI TRENI MEDIO LUNGO RAGGIO

(ANSA) - ROMA - Il prossimo orario delle Ferrovie dello Stato, in vigore dal 9 dicembre 2007, ''confermera' sostanzialmente i livelli di servizi e di produzione dell'orario attuale, pari a circa 80 milioni di treni/km annui sulla media e lunga percorrenza''. Lo scrive il ministero dei Trasporti in una nota sottolineando come questo risultato sia stato ''ottenuto grazie al costante impegno del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, sostenuto dal presidente delle Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta e dall'Amministratore Delegato Mauro Moretti'' ed abbia trovato ''il consenso di tutta la maggioranza di Governo''. Le risorse necessarie per finanziarie il Contratto di Servizio 2008 dei treni a media e lunga Percorrenza saranno individuate attraverso un emendamento presentato dall'onorevole Ventura alla Legge Finanziaria che e' attualmente in corso di approvazione in Parlamento. ''Questa azione corale - si legge nella nota - ha portato a garantire circa 10 milioni di treni/Km all'anno che alcune indiscrezioni dei giorni scorsi davano in procinto di essere soppressi. A beneficiare dell'emendamento saranno soprattutto quelle regioni che secondo tali indiscrezioni sembravano particolarmente penalizzate dai possibili tagli, ossia Sicilia, Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Umbria. I biglietti per questi treni saranno messi in vendita, secondo i tradizionali canali (internet, la biglietteria telefonica attraverso il numero 892021, le agenzie di viaggio, le emettitrici self service e le biglietterie tradizionali di stazione) a partire da oggi e il loro inserimento nei sistemi di vendita si completera' entro l'entrata in vigore del nuovo orario. Il protrarsi dei tempi di definizione del Contratto di Servizio per i treni a media e lunga percorrenza impegnera' ora l'intera macchina organizzativa e industriale di Ferrovie dello Stato ad evitare o ridurre al minimo ogni possibile disservizio''. ''Il Governo - conclude la nota - e' da questo momento impegnato a seguire e sostenere l'iter dell'emendamento nel suo corso di approvazione all'interno della manovra finanziaria''. (ANSA). RIC


ABBIAMO VINTO!!!

Progetto Mediterraneo ha detto...

Leggevo su Il Quotidiano un paio di giorni fa, ma ancora non ho trovato riscontro in altre fonti, che tutti i tagli sono stati cancellati e tutti i treni ripristinati. Quasi tutti.
Il Crotone Milano infatti (Ti pareva!) subisce delle variazioni. Si fermerà a Bari. (????)
"E da Bari poi Trenitalia si attrezzerà per mettere a disposizione delle coincidenze per Milano"!!?!!

?????????????

Anonimo ha detto...

Ho letto anche io che i tagli citati non verranno effettuati, ma a mio avviso non c'è niente di concreto, perchè sul sito di trenitalia i treni che non dovrebbero essere soppressi risultano come tali e le soluzioni offerte (partendo da Bologna) danno una serie di cambi a Roma, Bari o Taranto, che sarei pure disposta a fare, ma con "la puntualità" tipica di Trenitalia è sicuro che l'unica conicidenza che c'è la perdi, e poi che fai? Rimani a Bari e aspetti il giorno dopo per arrivare a Cirò? Di solito ogni anno nei periodi di festa vengono aggiunti dei treni straorinari per far fronte all'innumerevole richiesta ma quest’ anno neanche a parlarne... Per non parlare degli aeri o autobus, i primi hanno prezzi assurdi e poi per chi come me studia a Bologna non è nemmeno poi cosi conveniente, in quanto non esistendo un volo diretto, bisogna fare scalo a Roma e poi arrivare a Lamezia e per fare tutto ciò sapete quanto tempo ci vuole tra scalo e attesa? 8 ore! A questo punto visto che ci vogliono 8 ore in aereo e che l'unico treno rimasto è già pieno si opta per l'autobus... Peccato che anche li non ci sono più posti... Quindi come si fa? Torno a casa a piedi? Forse partendo oggi 8\12 per il 20 arrivo.
Roberta

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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