30 dicembre 2006

Sorrisi alla Casa Famiglia

da "Il Crotonese"

Sabato 23 dicembre è stata una giornata veramente speciale per i ragazzi della casa famiglia, della parrocchia S. Nicodemo di Cirò Marina, ma, è stata una data altrettanto significativa ed importante per i giovani dell’associazione culturale “Progetto Mediterraneo”, i quali, hanno avuto la grande gioia di incontrare questi e trascorrere insieme un pomeriggio di festa. L’incontro, nel quale non sono di certo mancati regali vari e gli imperdibili dolcetti tradizionali è stato, anche e soprattutto, occasione per riscoprire il vero spirito del Natale, un momento in cui l’affetto dei propri cari e la solidarietà acquistano un valore più profondo. E di certo la sensibilità dell’associazione, nata questa estate, non è mancata; il Presidente Natale Martucci ed i soci , fra i molti progetti che stanno promuovendo, hanno, infatti, sostenuto in particolar modo questa iniziativa, evidenziando l’importanza di trascorrere le feste accanto alle persone più bisognose specialmente quando si parla di bambini . Certo sono stati ben graditi i doni che hanno ricevuto i piccoli della casa famiglia ma, niente di paragonabile ai sorrisi ed alla felicità che traspariva dal loro volto, per aver trascorso un pomeriggio veramente indimenticabile . Inoltre, un saluto ed un augurio particolare è arrivato anche da Cino Tortorella, storico conduttore dello Zecchino d’Oro nonché famoso “Mago Zurlì” che in qualità di ambasciatore UNICEF e socio onorario dell’associazione ha pienamente appoggiato l’iniziativa. Il piccolo ma significativo gesto, incarna pienamente quello che è lo spirito dei giovani di Progetto Mediterraneo, un’associazione in continua espansione, la quale è attiva su più fronti, al solo scopo di promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del proprio territorio ma, anche qualsiasi forma di sostegno per chi ne ha bisogno. Proprio per questa ragione la sintonia con le istitutrici della casa famiglia è stata immediata, anche loro, infatti, assieme al fondatore : Don Antonio Mazzone, lavorano costantemente per garantire un appoggio a chi si trova in difficoltà, facendo sentire, a coloro i quali si trovano ospiti nella loro casa, tutto l’amore di una vera e propria famiglia. Ad essi va un ringraziamento speciale per la collaborazione e la disponibilità dimostrata. Di questo come di tanti altri interessanti argomenti è possibile discutere sul blog dell’associazione culturale:
http://progettomediterraneo.blogspot.com , grazie al quale i molti iscritti, possono confrontarsi e scambiare liberamente le proprie opinioni.
DOMENICO GUARASCIO

12 dicembre 2006

Sognando sotto le stelle


di Tommaso Andreoli

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando a Cirò Marina l'Ente Nazionale Energia Elettrica ha deciso di prendere in mano le forbici e tagliare i fili della corrente ai numerosi uffici, musei, biblioteche (a patto che queste ultime esistano davvero!), sale congresso e persino, udite udite, ai Nostri Cari che non trovano pacenemmeno una volta passati a miglior vita. Un disastro. Tutta colpa del milione e rotti di euro che il nostro amatissimo Comune avrebbe dovuto pagare in comode rate (note ai più come bollette). In realtà pare che, col trascorrere del tempo, tali "cartacce" sia siano via via accumulate a formare una pila la cui altezza sfiderrebbe quella delle Petronas Towers di Kuala Lumpur (Malesia). E come vuole la tradizione, i membri dell'attuale Giunta Comunale hanno espresso il loro parere dando le colpe di tutto ciò ai vecchi membri, che certamente i debiti avevano iniziato a cumularli, addizionandoli, mentre loro hanno continuato a moltiplicarli. Ma chi si preoccupa di sottrarli? Nell'attesa di una "seria" risposta, l'Enel spegne la luce a macchia di leopardo, e secondo alcune indiscrezioni si appresta a fare il grande salto, quello che presto ci porterà alla riscoperta delle ormai estinte e sempre romantiche candele.
Ma la situazione creatasi non sembra affatto singolare, dato che sono diversi i Comuni in Italia che praticano questa originale trovata e ci tengono perciò compagnia in questo club d'elite, con la sola variante che, come alcuni dicono, l'Enel lo stia riservando solo a noi questo trattamento di riguardo. C'è da dire che però una nota positiva la si può senza dubbio cogliere in tutto ciò. Al calar delle tenebre potremo ammirare il cielo stellato, allenarci e diventare apprendisti astronomi e chissà scrutare nel firmamento qualche stella
cadente per esprimere un unico desiderio: quello che prima o poi qualcuno riaccenda la luce.

24 novembre 2006

Europaradiso: ci credo e non ci credo



di Giuseppe Ferraro
Europaradiso: ci credo e non ci credo

Avete mai sentito parlare di Europaradiso, Il megavillaggio con tanto di Parco acquatico e multisala che dovrebbe sorgere a pochi chilometri da Crotone vicino alla foce del fiume Neto? Suppongo di sì, perché a parlarne sono in tanti: dal Crotonese alla Gazzetta del Sud, dai politici locali a quelli di più alto rango. Il business plan del villaggio è stato valutato dall’Università di Cosenza e addirittura esiste un sito di Europaradiso (come se il villaggio già esistesse). Insomma sembrerebbe una cosa seria. Ma voi cosa sapete a riguardo?
Mi è bastato ricercare su Google la parola “Europaradiso” ed è venuta fuori una mole impressionante di dati, progetti, stralci e altro ancora. Allora vi faccio una breve “overview” della situazione.

Overview
Il progetto è stato presentato da Mr. Appel, un imprenditore israeliano con contatti ravvicinati col suo ben più noto connazionale Ariel Sharon, ex primo ministro. Il villaggio dovrebbe sorgere su di un’area di 1.397.550 mq in località Paglianiti, a Nord di Crotone, e dovrebbe ospitare ben 13 alberghi con una capacità ricettiva totale di circa 7.000 persone.
Esso conterrà inoltre diversi centri commerciali, un porticciolo, alcuni teatri, dei centri festival e fiere, un complesso cinematografico, un casinò, un parco Disney, un acquapark, un centro sportivo polivalente (stadio di calcio, campi da tennis, pallavolo, pallacanestro, calcetto, piscine, campo da golf a 18 buche, ecc). Il costo totale del progetto dovrebbe aggirarsi sui 10 miliardi di euro (avete capito bene, 20.000 miliardi di vecchie lire).

Questo è il progetto. Adesso bisogna fare qualche critica. Sono ottimista, vi dirò prima perché ci credo e poi perché non ci credo.

Perché ci credo
Le ragioni per cui credo in questo progetto sono più intuizioni che dati di fatto. È vero, David Appel è stato accusato di aver pagato delle tangenti per costruire un altro Europaradiso sull’isola di Patroklos, in Grecia, eppure i motivi erano gli stessi di quelli che ora si stanno ri-proponendo a Crotone: c’era una zps, una zona ambientale protetta, che doveva essere convertita per avviare i lavori. Intanto, però, Patroklos è rimasta una bellissima isola, con la sua fauna e la sua flora, mentre Appel è sbarcato a Crotone e giura di avere in pancia 10 miliardi sonanti da spendere sulle nostre coste.
Un altro motivo per il quale credo al progetto è che Appel non sembra essere lo “specchietto per le allodole” da usare in tempo d’elezioni. Infatti, il progetto fu appoggiato dal sindaco di destra Pasquale Senatore, ma continua ad essere sostenuto anche dal neo primo cittadino Vallone, di centro-sinistra.
Queste però rimangono intuizioni, oltretutto incomplete ed opinabili.

Perché non ci credo

Le argomentazioni in questo caso sono leggermente più forti. Innanzitutto c’è il business plan. Ho fatto alcuni calcoli ed effettivamente con 10 miliardi si può costruire tutto, o quasi, ciò che è si è pensato di realizzare. Ma rimane il problema dei ricavi. Sul sito web si parla d’offerte che arriverebbero a 99€ per persona; ciò mi sembra assurdo. Capisco che casinò e attrazioni varie serviranno a “spennare” chi arriverà lì per una vacanza, tuttavia 10 miliardi si devono recuperare in qualche modo.
La questione più complessa è però un’altra: Mr. Appel ha veramente 10 miliardi d’euro da investire? La risposta a questa domanda diviene difficile. In effetti, tanti dati sono disponibili sul progetto, ma nessuno sulla solidità finanziaria dell’imprenditore israeliano. Servirebbe davvero che l’imprenditore in esame dimostri con quali strumenti e in che tempi intenda finanziarie l’opera.
Un’ altra, aggiuntiva, ragione riguarda il management di “Euro Holidays Ltd”, la società con sede in Svizzera che gestisce i villaggi di Mr. Appel. Ma questa è soltanto una mia intuizione e voglio che rimanga tale.

Provate voi a commentare questo mio articolo, senza però rimanere nel vago, con slogan sul sud e sullo sviluppo del territorio, ma con informazioni e opinioni specifiche su Europaradiso.
Insomma, io dopotutto ho soltanto espresso delle mie opinioni; come un bambino curioso che ragiona ad alta voce. E sono arrivato alla conclusione che alla fine ci credo. O forse no ?!

20 novembre 2006

IN ARTE? O INERTI?


Cari amici, vi trasmetto il testo di questa nota de Sindaco pubblicata sul sito di Cirò Marina.

COMUNE DI CIRO' MARINA
Provincia di Crotone
Piazza Kennedy n.1
Stipula Convenzione inerente i "Lavori di realizzazione di una struttura polivalente per congressi ed eventi culturali per il tempo libero".

Nell'ambito del Programma Operativo Regionale - POR Calabria 2000/2006 - Progetti Integrati Territoriali - Pit. N°11 - Asse IV - Misura 4.4, il 27 Ottobre 06, in Catanzaro, tra Regione Calabria, nella persona del Dott. Ferdinando Barillaro - Dirigente del Settore n°42 del dipartimento Turismo e l'Ente comune di Ciro' Marina, nella persona dell'Ass. ai Lavori Pubblici Luigi Valente (delegato dal Sindaco),

è stata firmata

la convenzione riguardante i lavori di realizzazione di una struttura Polivalente per Congressi ed Eventi Culturali per il tempo libero (TEATRO), il cui costo complessivo è di € 725.000,00, per cui si procederà all'appalto dei lavori.
Locazione: Per l'area su cui dovrà sorgere il centro convegni, si è optato, dopo aver valutato alcune soluzioni alternative, per una posizione facilmente raggiungibile da qualsiasi punto della cittadina. Detto luogo è stato identificato in un lotto destinato a servizi pubblici, lungo via Pola la quale diverrà, con l'apertura per strada, raccordo tra le due arterie principali della cittadina (Via Roma e Via Tirone).
In termini generali si può dire che il progetto prosegue l'obiettivo di valorizzare le iniziative di turismo convegnistico/congressuale e con ciò anche contribuire alla destagionalizzazione della presenza turistica.

Dalla Residenza Municipale, li 18 Novembre 2006

IL Sindaco (Dott. Nicodemo Parrilla)

16 novembre 2006

RETTIFICA POST PRECEDENTE




di Giuseppe Ferraro
I nomi DAL POST PRECEDENTE, sono stati cancellati "per venire incontro a bisogni latenti di paraculismo".

14 novembre 2006

TU QUANDO “SCENDI”? BOH, CHIEDILO AD ALITALIA



di Giuseppe Ferraro
Noi studenti universitari siamo emigranti; degli emigranti evoluti. Non partiamo più con una valigia di cartone poco capiente, ma con un computer portatile ad alte prestazioni. Non andiamo in cerca di un salario per tirare avanti, ma di un’istruzione superiore per “diventare qualcuno”. Tuttavia, rimaniamo emigranti, e come tutti gli emigranti, dobbiamo, o forse vogliamo, tornare ogni tanto a casa per riabbracciare i genitori, per rivedere gli amici o magari solo per nostalgia del mare, che magari c’è anche al nord, ma che col nostro ha poco da spartire.
Tornare a casa diventa dunque un’abitudine regolare di uno studente fuori sede. Si “sale” a settembre per l’inizio delle lezioni, si “scende” a Natale, poi a Pasqua e per l’estate. In media sono sei viaggi, tre di andata e tre di ritorno.
Fin ora nessun problema, in fondo ci tocca farlo; della serie “hai voluto la bicicletta? Adesso pedala”. Purtroppo però c’è qualcosa, in questi flussi regolari di studenti che vanno su e giù per l’Italia, che non quadra: i mezzi di trasporto.
I mezzi di trasporto usati sono tre: l’aereo, il treno e il bus. Qual è la scelta che abbiamo, per esempio, a Cirò?
Aereo. L’unica compagnia a servire l’aeroporto di Crotone è l’Airone. Costo medio da Roma 110€, mentre da Milano 150€. L’altro aeroporto a disposizione è quello di Lamezia Terme: anche lì poche compagnie, ma più scelta. Da sommarsi, però c’è il costo per arrivare a Cirò Marina: in media 25€ di benzina e 4 ore perse.
Treno. I costi non sono poi così alti, ma il tempo è un problema grosso. Inoltre c’è il problema della disponibilità, perché con gli intercity la prenotazione è obbligatoria e si rischia di non trovare posto.
Bus. Il monopolio è di "Voi sapete Cosa e Chi". È un sostituto quasi perfetto del treno, ma il problema della disponibilità è ancora più marcato.

Tirando le somme, la scelta è ridotta e, se confrontata con altre regioni d’Italia, risulta essere ridottissima.
Ma perché? E’ un problema politico. Le compagnie aeree e Trenitalia si giustificano dicendo che non c’è abbastanza traffico infrannuale. Non è vero. È una scusa per avere supporti dalla regione e dai diversi comuni, che, per chi non lo sapesse, pagano milioni di euro per i servizi resi. Allora chi dovrebbe intervenire? Semplice: è un problema politico, quindi dovrebbe intervenire la politica. Per esempio? "Voi sapete Chi", il concittadino che ha più voce in capitolo presso il Parlamento. E allora perché non lo fa? Altrettanto semplice: Perche è socio della "Voi sapete Cosa S.p.A"., società che gestisce le linee di Bus nonché l’aeroporto. Non lo sapevate? Adesso lo sapete.
Siamo dunque isolati da tutto: da Milano, da Roma e anche dai nostri politici. Non parliamo con loro e non sappiamo niente di loro. Resta il problema di tornare a casa. Resta una linea ferroviaria senza elettricità (unica in Europa) e resta l’aeroporto, volutamente utilizzato per il 10% del potenziale. E sì, perché se metto più compagnie aeree nel mio aeroporto, pensano "Voi sapete Cosa" e soci, i prezzi si abbassano e nessuno prende più il pullman per arrivare a Cirò o Crotone.
Tutto ciò ha poco a che fare con l’economia. È un gioco di potere dove chi dovrebbe cambiare è seduto in poltrona e lui sì che viaggia comodo e gratis!

13 novembre 2006

Bando straordinario per la selezione di 1596 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia


MINISTERO DELLA SOLIDARIETA' SOCIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI UFFICIO NAZIONALE PER IL SERVIZIO CIVILE
E' indetto un bando straordinario per la selezione dimillecinquecentonovantasei volontari da avviare al servizio nell'anno2006 nei progetti di servizio civile in Italia, di cui all'elencocontenuto nell'Allegato 1, approvati dall'Ufficio nazionale per ilservizio civile (di seguito: «l'Ufficio») ai sensi dell'art. 6, comma4, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n 77. L'impiego dei volontari nei progetti decorre dalla data cheverra' comunicata dall'Ufficio agli enti e ai volontari - tenendoconto, compatibilmente con la data di arrivo delle graduatorie e conl'entita' delle richieste, delle date proposte dagli enti - secondole procedure e le modalita' indicate al successivo art. 6, a seguitodell'esame delle graduatorie. La durata del servizio e' di dodici mesi. Il periodo di servizio civile prestato e' riconosciuto ai finidel diritto e della determinazione dell'assicurazione generaleobbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia e i superstiti. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile diEuro 433,80 euro.
La domanda di partecipazione indirizzata direttamente all'enteche realizza il progetto prescelto deve pervenire allo stesso entrole ore 14,00 del 4 dicembre 2006
Per saperne di più clicca su:
e scegli il n. 84 , 03-11-2006.

07 novembre 2006

FIERA CAMPIONARIA DI CROTONE


Da "il Crotonese"
Comune di Crotone e Consorzio per lo sviluppo industriale (Csi) della provincia di Crotone hanno sottoscritto, la mattina di venerdì 3 novembre, un protocollo d’intesa per la realizzazione della fiera campionaria. I termini dell’accordo sono stati illustrati nello stesso pomeriggio nella sala giunta del Comune dall’assessore comunale alle Attività produttive, Cesare Spanò, e dal nuovo presidente del Csi, Mario Cimino.
I privati parteciperanno con un milione di euro. La fiera campionaria prevede sia la realizzazione di una struttura che la creazione di una società, l’ente fiera, per la gestione. L’iniziativa è prevista dal Programma di sviluppo urbano (Psu) di cui si è dotato il Comune nell’ambito dell’Asse città del Por Calabria 2000-2006, misura 5.1.a ‘Città e aree urbane principali’. I fondi comunitari del finanziamento ammontano a due milioni di euro ed è prevista la compartecipazione dei privati per un altro milione di euro. La convenzione con la Regione Calabria risale all’agosto 2004.
La fiera campionaria può recepire la domanda degli imprenditori locali per l’esposizione dei prodotti, ma sarà anche multifunzionale ed adibita ad altre manifestazioni. È strategica sia per la città che per il territorio. La fiera comprenderà anche un anfiteatro e una sala convegni di 2-300 posti e sportelli per il settore artigianale e commerciale. Con il protocollo d’intesa, che dovrà ora essere recepito con delibera dai due enti, il Comune affida al Consorzio per lo sviluppo industriale la progettazione e la direzione dei lavori della struttura (e annessi parcheggi e servizi), da regolare con una successiva convenzione, in cambio di un corrispettivo per le prestazioni professionali di ingegneria ed architettura. Il Consorzio, invece, mette a disposizione un’area di 30 mila metri quadrati già di proprietà nella zona industriale, dal valore stimato in 487.500 euro (16,25 euro al mq), somma che sarà poi trasformata in quote azionarie dell’ente di gestione. Inoltre, doterà l’area di collegamenti alle infrastrutture ed ai servizi a rete esistenti. “Grazie alle nuove infrastrutture viarie parallele alla 106 previste nel piano regolatore del Csi dal precedente vertice - ha dichiarato l' Assessore Spanò - eviteremo anche la congestione del traffico veicolare nell’area della fiera”. Riguardo all’uso della struttura l’assessore comunale alle Attività produttive ha sottolineato che “la fiera sarà a disposizione di tutti” e che “non sarà molto grande”. L’idea è quella di attrarre una sorta di “delocalizzazione delle attuali fiere minori” a un livello superiore a quello provinciale. Cosa da valutare anche alla luce dell’attuale ricettività turistica di Crotone che “è di 500 posti letto”. Spanò, alla fine della conferenza stampa ha ricordato le occasioni che l’assessorato ha attivato per le attività produttive, come il fondo di garanzia per le piccole imprese, e annunciato la creazione di un centro servizi, “un Infopoint”, per commercianti e artigiani, in cui manterrà un presidio nel centro città anche la Camera di commercio, destinata a trasferire la propria sede nell’area della Stu ‘Stazione’.

24 ottobre 2006

Abusivismo, primato al Sud: la Campania è regina assoluta

L’ultimo censimento realizzato da Legambiente stima la realizzazione di oltre 40mila costruzioni abusive e il prezzo più alto lo pagano ancora una volta le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Calabria, Campania, Sicilia e Puglia), dove si concentra il 55 per cento delle nuove costruzioni abusive. Sono dati contenuti nel rapporto Ecosistema Urbano 2007 di Legambiente. Guardando i dati in valore assoluto, il primato di questa classifica negativa spetta alla Campania, con 7.690 costruzioni abusive, seguita da Sicilia (5.516), Puglia (4.958) e Calabria (3.788). Il dato migliore è quello della Val d'Aosta, regione italiana immune al cemento fuorilegge. Nelle quasi duecento pagine c’è una sola buona notizia: dopo anni di continua crescita le automobili che soffocano le nostre città per la prima volta diminuiscono in maniera sensibile. Ecosistema Urbano 2007, l'annuale resoconto realizzato da Legambiente, Sole 24 Ore e Istituto di ricerca Ambiente Italia sullo stato di salute dei 103 capoluoghi di provincia italiani, mostra un Paese immobile. Il volume, presentato ieri mattina a Roma, fotografa un Paese sostanzialmente impotente nella battaglia per migliorare la vivibilità ambientale della sue città, a partire dalla qualità dell'aria. I valori di biossido di azoto sono fuorilegge in 43 comuni contro i 38 dello scorso anno e per le polveri sottili il livello di allarme sanitario è superato in 24 capoluoghi (contro i 26 del 2005), a testimonianza che lo smog è una malattia grave che non può essere combattuta con l'aspirina rappresentata dalle targhe alterne o dallo stop alle auto non catalizzate. La consueta classifica finale delle prestazioni delle singole città, realizzata incrociando il giudizio su 125 parametri diversi che vanno dall'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico all'abusivismo edilizio, dalla qualità delle acque al numero di verde a disposizione per ogni cittadino, incorona Bolzano regina davanti a Mantova, La Spezia, Parma, Trento, Pisa, Ferrara, Verbania, Livorno e Cremona. Ma come segnala il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, si tratta di una vittoria di Pirro. La provincia altoatesina "più che la migliore, è la meno insostenibile". Allarme anche per i rifiuti. La sintesi del rapporto redatta da Legambiente è infatti desolante: "L'inquinamento atmosferico da un anno all'altro non è praticamente cambiato, rimanendo quindi su livelli di allarme, la congestione è sempre la stessa, mentre il trasporto pubblico perde passeggeri e la produzione di rifiuti è aumentata, senza essere compensata da un timido più 1,7 per cento nella percentuale di raccolta differenziata, che nella media nazionale salgono dal 20 al 21,7 per cento, rimanendo ancora molto lontana dalla quota minima del 35 per cento fissata per legge". Le città del Mezzogiorno continuano a offrire condizioni ambientali nettamente inferiori a quelle del Centro e del Nord, con appena tre capoluoghi nelle prime 35 posizioni: Salerno si classifica 21esima, Cosenza 32esima e Avellino 34esima. Resta invece "in coma" Napoli, con la raccolta differenziata ferma sotto il 10 per cento, zero piste ciclabili, due metri quadrati di verde per abitante e un abusivismo edilizio doppio rispetto alla media nazionale.

23 ottobre 2006

Un pò di ironia...

Due napoletani, Ciro e Antonio, dopo aver speso tutti i soldi nella grande Milano si ritrovano con il problema di come tornare a casa!
Decidono allora di separarsi per un momento e chiedere l'elemosina onde racimolare la cifra necessaria per far ritorno nella loro calda Napoli.
Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano nel giro di un'oretta.
Dopo un'ora, i due si ritrovano e Ciro chiede ad Antonio come gli sia andata.
Antonio risponde: - Cirù, è proprio vero... i settentrionali sono gente fredda... pensa un po', mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi son messo a Piazza Duomo con un cartello con sù scritto "POVERO CIECO HA FAME" e nonostante tutto ho racimolato solo 11 euro. A te invece com'è andata?
E Ciro: - Ho raccolto tremila euro...
Antonio rimane allibito ed esclama: - E come hai fatto?
Ciro con molta calma glielo spiega: - Semplice Toni'... sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto:
"POVERO MERIDIONALE VUOLE TORNARE A CASA!"

Una coppia di contadini della Pianura Padana si trasferisce a Roma per cercare un lavoro migliore. Il loro bambino torna a casa da scuola colle lacrime agli occhi:
- Mama, i me' compagni de scola i me prende sempre in giro parchè dicon che mi mangia sempre 'a polenta! I me ciaman PULENTUN!
- Filio dighe a quei artri che noi se mangia 'a pastasciutta, così no ti prende più in giro!
Il giorno dopo il bambino va in classe ed i suoi compagnucci gli fanno:
- Allora cosa hai mangiato ieri sera?
- La pastasciutta!
- Ah si?!? E quanta ne hai mangiata?
- Du' fette

continua...

Un paesino qualsiasi del Sud Italia. C'è un signore che beve da una fontana di acqua inquinata. Un altro tizio da una finestra poco lontana cerca di catturare la sua attenzione:
- Ehi... signore... EEHHEEEE! L'acqua non è potabile!
Ma l'altro niente... di nuovo gridando:
- Ehi! Scusi, signore, l'acqua non è potabile! E' velenosa, starete malissimo!!!
Ma l'altro niente!
Ancora... (disperato)- Signore, mi sente? L'acqua non è potabile!!!
E quello alla fontana (con accento milanese):- Uè!!! Cusa l'è che vuoi?
E l'altro, con accento marcatissimo:- Bevite chiano, che è fredda...


C'è un violento terremoto in Cina. Tutte le nazioni si mobilitano per mandare aiuti.
Dall'italia parte una telefonata per stabilire il tipo di aiuti da mandare:
- Pronto, pronto vi mandiamo le ruspe? Vi servono?
- No, no luspe già mandate amelicani!
- Allora vi mandiamo i medicinali!
- Medicine già mandate lussi!
- Vi mandiamo le vettovaglie?
- Mangiale già mandato giapponesi!
Al che l'italiano, con la mano sulla cornetta per non farsi sentire, si rivolge agli altri responsabili presenti: - Aho... questi c'hanno già tutto, che je mannamo?
Ed uno risponde: - Beh con il terremoto gli saranno venute giù le case, no? Mandiamogli delle tende, dei teloni, così possono dormire al coperto!
- Grande! Mo' je lo dico! Ehm... pronto?!? Allora abbiamo deciso che vi mandiamo i teloni!
- No, no i teloni no, che poi non lavolano!

18 ottobre 2006

IN 6 ANNI 500 INTIMIDAZIONI AGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI IN CALABRIA



Dopo l'intimidazione di qualche giorno fa al Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, e dopo l'intimidazione della scorsa notte ai danni del Sindaco di Vibo Valentia ( rispettivamente portone di casa e auto, bruciati... ) ho fatto una piccola ricerca ed ho trovato questo piccolo quanto eloquente dossier.
VIBO VALENTIA - Dal 2000 ad oggi sono oltre cinquecento le intimidazioni subite in Calabria dagli amministratori locali. Il dato emerge da un dossier della Lega delle Autonomie.
Dall'inizio dell'anno, nel Vibonese, le intimidazioni ad amministratori sono state numerose. Nel marzo scorso a Ricadi alcuni sconosciuti fecero esplodere un rudimentale ordigno nell'albergo di proprietà del consigliere provinciale Aurelio Maccarone. Nel maggio scorso a San Calogero furono sparati sette colpi di pistola contro l'abitazione del sindaco, Domenico D'Amico. A Vibo Valentia, sempre nel maggio scorso, fu incendiato il portone d'ingresso dello studio legale di Francesco Muzzopappa, consigliere comunale eletto con la lista Nuova Democrazia Cristiana.
Il quattro giugno sconosciuti spararono alcuni colpi di pistola contro l'automobile di Giacomo Franzoni, capogruppo di opposizione al consiglio comunale di Briatico e candidato sindaco nelle consultazioni amministrative dell'aprile del 2005. Sempre a Vibo Valentia due cartucce da fucile caricate a pallettoni furono lasciate all'interno dell'automobile del direttore generale della Provincia, Domenico Mazzitelli. Nelle settimane scorse a San Gregorio D'Ippona il sindaco, Pasquale Farfaglia, in carica dall'aprile del 2005, si è dimesso in segno di protesta contro le continue intimidazioni ai suoi danni e nei confronti di altre persone residenti nel comune.

Ogni anno in Italia 40mila tra piccole imprese e attività artigianali falliscono a causa dell'usura

Ogni anno in Italia circa 40 mila tra piccole imprese e attività artigianali falliscono a causa dell'usura e 150 mila commercianti, il 16% del totale, sono vittime di un sistema criminale, il racket delle estorsioni, che muove un giro d'affari di circa 12 miliardi di euro.Negli ultimi anni la ''geografia dell'usura'' nel nostro Paese è cambiata: la Calabria, con i picchi di Vibo Valentia e Reggio Calabria, resta la regione più a rischio ma a guidare la graduatoria delle città in cui, in rapporto alla popolazione, la rete usuraia è più estesa e capillare spicca una città come Pescara, grande centro del ''tranquillo'' Abruzzo, davanti alle, purtroppo, più ''classiche'' città siciliane di Siracusa e Messina
In generale, in Calabria, si stima che 10.500 commercianti sono vittime dell'usura, praticamente un commerciante su tre (30%) paga il pizzo.
''È un fenomeno che continua, inesorabile, a svilupparsi sottotraccia, contro cui serve un contrasto molto deciso'', ha detto Marco Venturi, presidente della Confesercenti, sottolineando che compito delle istituzioni è quello di ''rimuovere resistenze e difficoltà'' del sistema per dare nuovamente fiducia alle vittime. Uno dei nodi principali è quello delle banche, ha affermato senza giri di parole il presidente onorario del Fai (Federazione antiracket italiana) Tano Grasso: ''molto spesso l'usuraio è il miglior cliente delle banche e chi lo conosce meglio sono proprio i direttori degli istituti di credito. Quello che fino ad oggi è mancato, perché il fenomeno è cresciuto e la gente ha perso la speranza, è che la politica non è riuscita a coinvolgere in questa battaglia proprio le banche''. Il governo dunque ''deve convocare gli istituti italiani'' e ''obbligarli a discutere''. Criminalizzare il mondo bancario ''è sbagliato'', ha replicato il sottosegretario all'interno Ettore Rosato, ma le banche ''devono prendere atto della situazione reale del nostro paese''.

13 ottobre 2006

Sono proprio questi i tagli da effettuare?.....



Crotone e Vibo province di serie B?

In programma una riunione per esprimere contrarietà alla chiusura di Prefetture, Questure ed altri uffici

CATANZARO. Venerdì prossimo si terrà la riunione dei consigli provinciali di Crotone e Vibo Valentia per esprimere la contrarietà all'ipotesi ventilata nella Legge finanziaria presentata dal Governo per il 2007 di eliminare le Prefetture, le Questure, i comandi dei Vigili del Fuoco nonché le Direzioni del Tesoro nelle province con popolazione inferiore ai 200.000 abitanti. "Ove questo proposito - è scritto in una nota - dovesse veramente essere attuato con la ratifica del Parlamento, infatti, il danno per la credibilità delle istituzioni, per l'agibilità democratica, per la tutela di interessi insopprimibili dei cittadini sarebbe assolutamente enorme. A fronte di un risparmio irrisorio, si metterebbe a rischio l'efficacia della presenza dello Stato in contesti territoriali dove la sfida della criminalità organizzata ha raggiunto punte di particolare asprezza. Verrebbero ancora una volta penalizzate popolazioni da sempre abituate a subire particolari disagi proprio per la lontananza di strutture e apparati statali che solo con la nascita delle nuove Province è stato possibile finalmente avere sul posto. Tutto questo non è accettabile". "La vicenda - conclude la nota - sarà seguita giorno per giorno auspicando che i tutti i Consigli comunali delle province di Crotone e Vibo Valentia si riuniscano per determinarsi in merito alle decisioni che saranno assunte dai Consigli provinciali e auspicando altresì che da ogni sede istituzionale, politica, sindacale si alzi la richiesta ferma e decisa affinché lo Stato non infligga questa ulteriore mortificazione a province fra le più povere d'Italia".
da Il giornale di Calabria

11 ottobre 2006


Istat: al SUD il 70% dei poveri italiani
Le regioni con più famiglie povere in assoluto sono la Campania (con il 27%) e la Sicilia (con il 30,8%)

Il fenomeno della povertà è anche nel 2006, un problema soprattutto del Mezzogiorno. Nel Sud risiede infatti ben il 70% delle famiglie povere residenti in Italia. Inoltre, nel Mezzogiorno, ad una più ampia diffusione del fenomeno si associa una maggiore gravità del disagio: l’intensità della povertà (cioè di quanto la spesa media mensile equivalente delle famiglie povere è al di sotto della linea di povertà) raggiunge il 22,7%, rispetto al 17,5% e al 18,9% nel Nord e nel Centro. Lo stima l’Istat nella sua indagine annuale sulla povertà relativa in Italia nel 2005.

DATI REGIONALI - Scendendo nel dettaglio regionale, la povertà risulta meno diffusa in Emilia Romagna, dove l’incidenza è pari al 2,5%, valore non significativamente diverso da quelli registrati in Lombardia, in Veneto e nella provincia di Bolzano (tutti inferiori al 4,5%). Più elevate, invece, sebbene inferiori alla media nazionale, sono le incidenze osservate in tutte le altre regioni del Centro-nord: dal 4,6% della Toscana al 7,3% dell’Umbria. La diffusione della povertà nelle regioni del Mezzogiorno è più elevata rispetto al resto del Paese con l’eccezione dell’Abruzzo, dove la percentuale delle famiglie povere (11,8%) è molto prossima a quella media nazionale. Più contenuta, rispetto alla media relativa al Sud (24%), è anche l’incidenza rilevata in Sardegna (15,9%) e in Puglia (19,4%). La situazione più grave è quella delle famiglie campane (l’incidenza è del 27%) e siciliane (30,8%, valore significativamente più elevato anche della media ripartizionale specifica).

FAMIGLIE A RISCHIO - Una famiglia non povera ogni dieci rischia la condizione di povertà, spiega il rapporto dell'Istat. Questo rapporto arriva ad 1 su 5 se la famiglia vive al Sud. Le famiglie povere, quelle al di sotto della soglia di povertà, sono l'11,1%. Ma fra quelle non povere (l'88,9%), il 7,9% rischia di diventarlo e sono considerate «quasi povere», ossia presentano livelli di spesa per consumi superiori alla linea standard di non oltre il 20%. Si tratta, appunto, di una famiglia non povera ogni 10, di una ogni 5 al Sud. Nel 2005, circa 1 milione 179 mila famiglie (5,1% del totale), risultano «sicuramente povere», hanno cioè livelli di spesa mensile equivalenti al di sotto della linea standard di oltre il 20%. Circa i tre quarti di queste famiglie risiede nel mezzogiorno. Risulta invece «appena povero», avendo valori della spesa di non molto inferiori alla linea di povertà standard, il 6% delle famiglie residenti in Italia, ossia poco più della metà delle famiglie povere; il rapporto si inverte nelle regioni del Nord e le famiglie appena povere sono quasi il doppio di quelle sicuramente povere (2,9% contro l'1,6%). Le famiglie «sicuramente non povere» sono l'81% del totale ma variano tra il 90,4% del nord, l'88,2% del centro e il 62,7% del mezzogiorno. Ne deriva - conclude l'Istat - che più della metà delle famiglie non povere (53,8%) risiede al nord.

05 ottobre 2006

SE FOSSI IL SINDACO DI CIRO' MARINA...




Se fossi il Sindaco di Cirò Marina proporrei.....
Invia attraverso il commento (cliccare sotto su "comments")
una proposta per Cirò marina, immedesimati nel ruolo di primo cittadino e pensa ad un'iniziativa rivolta soprattutto al mondo giovanile. I messaggi verranno inviati direttamente al Sindaco Parrilla.

03 ottobre 2006

Cara Cirò Marina...

VUOI APRIRE UN'ATTIVITA' TUTTA TUA?



Sicuramente molti di voi avranno sentito parlare di finanziamenti europei per le imprese giovani, magari tanti avranno anche pensato a dei progetti da voler realizzare, da soli, con amici...del resto a chi non piacerebbe aprire un'attività in proprio!!! Scrivo questo post per allegarvi questo indirizzo che troverete permanentemente anche nella parte destra del sito sotto la voce "Finanziamenti per i giovani" : www.sviluppoitalia.it Questo è il sito di Sviluppo Italia, una società creata ad hoc per la gestione dei finanziamenti riguardanti alcune leggi nazionali ed europee, come quella del "Prestito d'onore" (fino a 30.000 euro) o la Microimpresa (fino a 120.000 euro"). Dentro troverete tutte le informazioni che potrebbero interessarvi, ci sono le "faq" con le relative risposte che delucidano su dubbi vari, date un' ochhiata, l'iniziativa privata potrebbe essere un'ottima via d'uscita dalla mancanza di lavoro che grava sul nostro amato Sud, e poi i finanziamenti ci sono, perchè lasciarli perdere...

BENVENUTI NEL NOSTRO BLOG

Cari amici,
sono felicissimo di darvi il benvenuto nel blog dell'Associazione.
Questa che è un pò una "piazza virtuale", nasce dalla volontà di costruire un punto di incontro e di dialogo tra i soci, i simpatizzanti e tutti coloro che ne avessero voglia.
Del resto è un mezzo semplice, veloce e gratuito, ideale per mettere in contatto tutti, da Milano a Cosenza, da Roma a Crotone, uno strumento efficace per abbattere le distanze.
Spero vogliate partecipare tutti con entusiasmo e che questo possa diventare un blog creativo ed interessante, non il solito sito associativo noioso ed inutile...
Sono graditi commenti, proposte, suggerimenti...
Ciao e a presto!
Natale Martucci

02 ottobre 2006

RASSEGNA STAMPA Settembre 2006
da "il Crotonese" e "ilCirotano.it"

NASCE L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “PROGETTO MEDITERRANEO”.

Ancora una volta i giovani di Cirò Marina si dimostrano molto sensibili alle problematiche ed alle condizioni in cui versa il sud del nostro Paese.
Proprio due settimane fa è nata, infatti, dall’idea di cinque studenti universitari, l’associazione culturale “Progetto Mediterraneo”, un’organizzazione apolitica, aconfessionale, senza alcuno scopo di lucro, il cui obbiettivo principale è la valorizzazione e soprattutto la promozione dello sviluppo delle regioni del sud.
La prova tangibile di come anche se a molti chilometri di distanza, è forte l’attaccamento alle proprie radici ed alle proprie tradizioni.
La scelta di porre in risalto la rivalutazione dell’area mediterranea deriva dalla constatazione di come questi territori abbiano un grande bisogno di riportarsi al passo con le altre regioni più sviluppate, basti pensare che in un periodo in cui si sente continuamente parlare di Europa unita e di confini dell’Unione Europea, la zona del mediterraneo riveste solo l’otto per cento del continente configurandosi quasi come una sorta di periferia. Eppure da sempre questa area è stata luogo dei più importanti scambi commerciali e soprattutto culla delle più fiorenti civiltà.
E’ proprio su questo che il presidente Natale Martucci (nella foto), il suo vice Angelo Longo assieme ai restanti soci fondatori: Domenico Guarascio, Giuseppe Ferraro e Caterina Martucci vogliono porre l’attenzione.
Progetto Mediterraneo intende quindi rispolverare l’antico e fondamentale ruolo, riportandone alla luce gli aspetti più importanti, grazie ad una serie di iniziative che prevedono l’organizzazione di convegni, manifestazioni, scambi culturali.
L’iniziativa ed il suo ambizioso programma a soli 14 giorni dalla presentazione ha riscosso un notevole successo dato che si contano già all’incirca 250 consensi. Segno questo, di come nei giovani e meno giovani sia grande la voglia di andare avanti e di crescere, di incrementare quella cultura che ci è propria ma che è spesso carente nella comunicazione.