24 gennaio 2007

In difesa dell'ambiente e della bellezza. In tempo di pace, sia guerra alla stupidità e alla mediocrità



di VITTORIO SGARBI
Obiettivo e finalità di un movimento per la difesa dell’ambiente e della bellezza deve essere la tutela integrale del patrimonio archeologico, artistico, architettonico, monumentale, ambientale, librario, archivistico, teatrale, fotografico, cinematografico italiano, inteso come stratificazione di storia e di memoria, contro ogni falsa idea di progresso.
La inaudita violenza patita, e ancora minacciata, senza pietà, a intere aree e paesaggi, come a singoli edifici, affidati a improvvidi restauratori, non può essere più a lungo tollerata da cittadini che abbiano a cuore la difesa della loro civiltà in tempo di pace, sottoposta ad un attacco impietoso di forze armate contro la bellezza, di cospiratori alla conquista di un patrimonio ineguagliabile, non per possederlo, ma per distruggerlo.
È arrivato il momento di acquistare compiuta coscienza della importanza di ogni reliquia, alla quale provvedere con ogni cura per la sua conservazione, giacché ogni volta che si è creduto di migliorare o di modernizzare si è perduto il sapore dei luoghi, la loro verginità, la loro individualità. E, ciò che più è grave e più evidente, il loro valore, anche materiale.
Quando un luogo è stato contaminato, quando l’antico è stato sostituito dal moderno si è perduto per sempre quel bene prezioso che nasce dalla congiunzione tra la creazione della natura e dell’uomo e il tempo. Il movimento per la difesa dell’ambiente e della bellezza chiede ai cittadini di rivendicare con orgoglio la proprietà della polis sottraendola alle mani di amministratori senza scrupoli che, in modo arbitrario, decidono orrori irreparabili senza avere alcuna coscienza estetica, ritenendosi padroni e non custodi della eredità della storia che, nelle loro mani, si dissolve.
Per questo la benemerita azione delle associazioni culturali in difesa del patrimonio monumentale, per non disperderne il valore, anche economico, non può restare uno spunto volontaristico e di impotente indignazione, ma deve diventare un impegno militante e attivo.
La difesa dell’ambiente e della bellezza guarda con profonda delusione alla totale carenza di consapevolezza di questi temi nei programmi dei partiti politici di Destra e di Sinistra, in una inaccettabile sottovalutazione di ciò che appare agli occhi del mondo, e nella coscienza critica di una piccola parte, non un ingombrante fardello di faticosa manutenzione, ma la variegata dimostrazione di ciò che, ancora oggi, rende l’Italia la prima potenza al mondo per la sua eredità culturale.
Noi abbiamo un altissimo dovere davanti alla storia e alle generazioni future.
Ogni concessione alla mediocrità, ogni tolleranza, sono una minaccia alla sopravvivenza dell’unico mondo reale che è il mondo interiore, consentendo all’ignoranza e alla disinvoltura di disperdere ciò che è di tutti. Questo avviene ogni giorno del patrimonio monumentale e ambientale, e non potremmo accettare che passino altri giorni senza armarci per impedirlo.
E dunque, in tempo di pace, sia guerra alla stupidità e alla mediocrità e a chi distrugge con la leggerezza e con la presunzione di costruire un futuro migliore, senza rispetto per la storia, per la tradizione, per la memoria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao a tutti, sono ivana. Volevo dire la mia su questo argomento perchè mi interessa e mi tocca da vicino.
Sono cresciuta in un piccolo paesino di collina (Badolato Superiore) ricco di monumenti architettonici di grande importanza e rilievo, di cui tutti i badolatesi vanno fieri. Sin da piccola rimanevo rapita ed estasiata dalla bellezza di queste opere e non solo, perchè anche il contesto in cui erano immerse si prestava ad accrescerne il fascino. Però già da allora percepivo qualcosa di strano (o estraneo), qualcosa che purtroppo la mia ingenua età non mi faceva comprendere. Oggi finalmente sono riuscita a definire cosa era quel qualcosa: era "la mano dell'uomo"...ma non una mano consapevole e cosciente del suo operato, non quella. Bensì, colei che ha deturpato la grazia, l’eleganza e la natura dei monumenti sottraendo a tutti noi parte della nostra storia e della nostra cultura che purtroppo (come dice Sgarbi) nessuno potrà più restituirci. Io condanno non solo questo scempio, ma anche il totale disinteresse nei confronti del nostro grande patrimonio artistico e culturale. Disinteresse che non solo sta pian piano portando alla completa rovina queste opere, ma che ci sta allontanando sempre di più da quella che è la nostra storia, il nostro passato. E’ per tutti questi motivi che sono totalmente d’accordo quando c’è qualcuno che grida con forza in tempo di pace, sia guerra alla stupidità e alla mediocrità e a chi distrugge con la leggerezza e con la presunzione di costruire un futuro migliore, senza rispetto per la storia, per la tradizione, per la memoria.