24 novembre 2006

Europaradiso: ci credo e non ci credo



di Giuseppe Ferraro
Europaradiso: ci credo e non ci credo

Avete mai sentito parlare di Europaradiso, Il megavillaggio con tanto di Parco acquatico e multisala che dovrebbe sorgere a pochi chilometri da Crotone vicino alla foce del fiume Neto? Suppongo di sì, perché a parlarne sono in tanti: dal Crotonese alla Gazzetta del Sud, dai politici locali a quelli di più alto rango. Il business plan del villaggio è stato valutato dall’Università di Cosenza e addirittura esiste un sito di Europaradiso (come se il villaggio già esistesse). Insomma sembrerebbe una cosa seria. Ma voi cosa sapete a riguardo?
Mi è bastato ricercare su Google la parola “Europaradiso” ed è venuta fuori una mole impressionante di dati, progetti, stralci e altro ancora. Allora vi faccio una breve “overview” della situazione.

Overview
Il progetto è stato presentato da Mr. Appel, un imprenditore israeliano con contatti ravvicinati col suo ben più noto connazionale Ariel Sharon, ex primo ministro. Il villaggio dovrebbe sorgere su di un’area di 1.397.550 mq in località Paglianiti, a Nord di Crotone, e dovrebbe ospitare ben 13 alberghi con una capacità ricettiva totale di circa 7.000 persone.
Esso conterrà inoltre diversi centri commerciali, un porticciolo, alcuni teatri, dei centri festival e fiere, un complesso cinematografico, un casinò, un parco Disney, un acquapark, un centro sportivo polivalente (stadio di calcio, campi da tennis, pallavolo, pallacanestro, calcetto, piscine, campo da golf a 18 buche, ecc). Il costo totale del progetto dovrebbe aggirarsi sui 10 miliardi di euro (avete capito bene, 20.000 miliardi di vecchie lire).

Questo è il progetto. Adesso bisogna fare qualche critica. Sono ottimista, vi dirò prima perché ci credo e poi perché non ci credo.

Perché ci credo
Le ragioni per cui credo in questo progetto sono più intuizioni che dati di fatto. È vero, David Appel è stato accusato di aver pagato delle tangenti per costruire un altro Europaradiso sull’isola di Patroklos, in Grecia, eppure i motivi erano gli stessi di quelli che ora si stanno ri-proponendo a Crotone: c’era una zps, una zona ambientale protetta, che doveva essere convertita per avviare i lavori. Intanto, però, Patroklos è rimasta una bellissima isola, con la sua fauna e la sua flora, mentre Appel è sbarcato a Crotone e giura di avere in pancia 10 miliardi sonanti da spendere sulle nostre coste.
Un altro motivo per il quale credo al progetto è che Appel non sembra essere lo “specchietto per le allodole” da usare in tempo d’elezioni. Infatti, il progetto fu appoggiato dal sindaco di destra Pasquale Senatore, ma continua ad essere sostenuto anche dal neo primo cittadino Vallone, di centro-sinistra.
Queste però rimangono intuizioni, oltretutto incomplete ed opinabili.

Perché non ci credo

Le argomentazioni in questo caso sono leggermente più forti. Innanzitutto c’è il business plan. Ho fatto alcuni calcoli ed effettivamente con 10 miliardi si può costruire tutto, o quasi, ciò che è si è pensato di realizzare. Ma rimane il problema dei ricavi. Sul sito web si parla d’offerte che arriverebbero a 99€ per persona; ciò mi sembra assurdo. Capisco che casinò e attrazioni varie serviranno a “spennare” chi arriverà lì per una vacanza, tuttavia 10 miliardi si devono recuperare in qualche modo.
La questione più complessa è però un’altra: Mr. Appel ha veramente 10 miliardi d’euro da investire? La risposta a questa domanda diviene difficile. In effetti, tanti dati sono disponibili sul progetto, ma nessuno sulla solidità finanziaria dell’imprenditore israeliano. Servirebbe davvero che l’imprenditore in esame dimostri con quali strumenti e in che tempi intenda finanziarie l’opera.
Un’ altra, aggiuntiva, ragione riguarda il management di “Euro Holidays Ltd”, la società con sede in Svizzera che gestisce i villaggi di Mr. Appel. Ma questa è soltanto una mia intuizione e voglio che rimanga tale.

Provate voi a commentare questo mio articolo, senza però rimanere nel vago, con slogan sul sud e sullo sviluppo del territorio, ma con informazioni e opinioni specifiche su Europaradiso.
Insomma, io dopotutto ho soltanto espresso delle mie opinioni; come un bambino curioso che ragiona ad alta voce. E sono arrivato alla conclusione che alla fine ci credo. O forse no ?!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

il Crotonese parla ancora di Europaradiso.

www.ilcrotonese.it

Progetto Mediterraneo ha detto...

Cari amici,
su internet ho trovato ben poco di interessante o per lo pù notizie e "pseudo-progetti" alquanto approssimativi visto che si parla di un investimento da 10 miliardi di euro. Considerato questo non mi è possibile momentaneamente dare dei giudizi su Europaradiso, ci sono troppe cose sulle quali vorrei un chiarimento e prego chiunque di Voi conosca delle fonti di forte interesse di contattarmi, sarebbe il caso di fare uno studio serio ed approfondito sulla questione.

Ciao a tutti!

Anonimo ha detto...

ciao anche io ho fatto un pò di ricerca su europaradiso e non si trovano sinceramente argomentazioni forti per farmi credere in questo progetto...l'imprenditore appeal è stato già indagato in grecia,sembra che scelga sempre una zps,insomma vuol costruire i suoi villaggi sempre in zone dove nn è possibile,della sua situazione finanziaria non si conosce niente o quasi e poiu una cosa cosi grande perchè non è stata presa in considerazione dai vertice istituzionali,sembra quasi che lo snobbino perchè sanno qualcosa che tengono solo per loro!!!sperando che mi sbagli vi saluto...ciao

Anonimo ha detto...

La questione che riguarda la costruzione del megavillaggio Europaradiso è tanto intricata quanto per certi versi oscura. L'articolo di Giuseppe richiama diversi aspetti del problema focalizzando la sua attenzione sull'aspetto economico e di finanziamento legato alla realizzazione del progetto. D'altra parte l'ennesimo motivo di discussione che potrebbe aprirsi in merito, riguarderebbe il sito scelto per la costruzione vera e propria del villaggio. Si sono infatti aperti diversi dibattiti e scatenate forti proteste per la scelta di tale luogo, soprattutto da parte delle associazioni ambientaliste tra le quali spicca Legambiente. Ma dapprima è bene fare una premessa e dare qualche spiegazione in più. Quello che segue è tutto quello di significativo e che è stato estrapolato dal Rapporto Tecnico-Scientifico.

Premessa
In data 27 giugno 2005 con delibera n. 607, Giunta Regionale della Regione Calabria approva la “Revisione del Sistema Regionale delle ZPS (Direttiva 79/409/CEE «Uccelli» recante «conservazione dell’avifauna selvatica» e Direttiva 92/43/CEE «Habitat» relativa alla «conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche») – Adempimenti.”
Con tale delibera, la Giunta Regionale approva la revisione del Sistema Regionale delle ZPS individuando tre nuove ZPS una delle quali, denominata «Marchesato e Fiume Neto», comprende le aree dell’Alto Marchesato e le foci dei fiumi Neto e Tacina.
In particolare, la perimetrazione di questo ZPS include sulla zona di confine a Sud/Ovest, localizzata tra le foci del fiume Neto e Tacina, l’area denominata Paglianiti[...].

Introduzione
I proprietari terrieri incaricano i proff. Vincenzo Piccione, geobotanico, docente di Valutazione d’Impatto Ambientale per gli aspetti vegetazionali, dell’Università degli Studi di Catania e Giorgio Sabella, zoologo, docente di Valutazione d’Impatto Ambientale per gli aspetti zoocenotici, dell’Università degli Studi di Catania, a produrre un’analisi tecnico-scientifica approfondita a tutela degli interessi delle rispettive proprietà che non ravvisino le eccellenze ambientali da cui discendono le etichette di siti importanti a valenza comunitaria.
La relazione fa riferimento ad un ambito territoriale corrispondente un appezzamento di terreno ricadente nel Comune di Crotone, sito a nord del Fosso Telese. Esso interessa una fascia litorale di circa 2 km di lunghezza e di circa 1 km di larghezza occupata da una pineta di impianto artificiale, con altre essenze esotiche ed ornamentali, alle spalle della quale si sviluppano terreni agricoli intensamente e regolarmente arati e coltivati. Lo studio si basa su dati di letteratura desunti anche dalla scheda IBA 2002, dalla scheda Natura 2000 del pSIC IT9320096, sui sopralluoghi effettuati e sulla idoneità degli habitat riscontrati ad ospitare specie della direttiva Uccelli ed Habitat [...]
Sito di Importanza Comunitaria (SIC), esso viene proposto sulla base della presenza all’interno del suo perimetro di habitat di interesse comunitario e specie di interesse comunitario. Lo scopo della summenzionata Direttiva è “contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli stati membri[...]

Zona di Protezione Speciale (ZPS), istituite ai sensi della direttiva Uccelli 79/409 CEE con la finalità della conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli stati membri.

IBA. La sigla IBA (Important Bird Area) designa siti individuati in tutto il mondo, sulla base di criteri ornitologici applicabili su larga scala, da parte di associazioni non governative che fanno parte di Bird Life International[...] Le IBA vengono individuate essenzialmente in base al fatto che ospitano una frazione significativa delle popolazioni di specie di uccelli rare o minacciate, oppure che ospitano eccezionali concentrazioni di uccelli di altre specie[...]

Metodologia e Sopralluoghi
Gli estensori della nota si sono recati sui luoghi più volte nell’ottica di indagare sulla flora, sulla vegetazione e sulla fauna.
AVENDO RILEVATO LA NON RISPONDENZA DELLO STATO DEI LUOGHI CON QUANTO RIPORTATO NEI FORMULARI HANNO PROCEDUTO A VERIFICARE IL GRADO DI NATURALITÀ-ARTIFICIALITÀ DEI LUOGHI DA CUI DISCENDE IL DISTINGUO FRA AMBIENTI ANTROPIZZATI E AMBIENTI NATURALI[...]
(Continua)

Anonimo ha detto...

CONCLUSIONI
Alla lettura critica del FORMULARIO annesso alla proposta di istituzione della ZPS “Marchesato - Fiume Neto” , a suo tempo compilato per il sito in questione - che si allega alla presente nota – FORMULARIO CHE RAPPRESENTA LA BASE DATI UFFICIALE UNICA DA CUI DISCENDONO TUTTE LE PRESCRIZIONI DI TUTELA – esso risulta carente di informazioni ritenute obbligatorie dalle Direttive CEE[...] Relativamente al FORMULARIO allegato alla proposta di istituzione del pSIC IT9320095 “Foce del Neto”, è da rilevare che dei 9 (NOVE) tipi di HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO censiti nel sito con relativa valutazione[...], alla luce dei sopralluoghi condotti nel 2005 dagli estensori della nota, o MANCANO DEL TUTTO O, SE PRESENTI, DENUNCIANO UNA CONSISTENZA NON SIGNIFICATIVA[...]In conclusione l’area interessata dallo studio risulta caratterizzata da un elevato livello di artificialità [...]Le aree agricole ricadenti nella suddetta area presentano, oltre ad uno scarso valore floro-vegetazionale, anche un basso valore faunistico in relazione al grado ridotto di eterogeneità ambientale che le caratterizza, alla distanza dalle aree umide più prossime alla foce del Neto e al loro intenso e continuo sfruttamento[...]

IL PERIMETRO DEL PSIC IT9320096 “FOCE DEL NETO” ANDREBBE QUINDI RIVISTO, COSÌ COME PREVISTO PERALTRO DALL’ART. 9 DELLA STESSA DIRETTIVA 92/43 CEE, ESCLUDENDONE DAI CONFINI L’AREA INTERESSATA DALLO STUDIO.

LA SUDDETTA AREA ANDREBBE ALTRESÌ ESCLUSA DAL PERIMETRO PROPOSTO PER LA NUOVA ZPS “MARCHESATO – FOCE DEL NETO”.

Da quanto viene scritto nel Rapporto, l'area scelta soddisfa tutti i requisiti di edificabilità. Buon motivo per mettere tacere gli ambientalisti e chi ne porta avanti le tesi. Ma superato un ostacolo ve ne sono tanti altri da affrontare. Quelli economici per l'appunto. E - last but not least - mi chiedo: nell'ipotesi che tutto porti all'approvazione del progetto, quali misure infrastrutturali il Comune di Crotone, la Provincia di Crotone e la Regione Calabria potranno prendere affinchè si possa collegare il "Paradiso" con il mondo terreno e far sì che tale villaggio non rimanga una cattedrale nel deserto? Quali misure verranno prese in merito al potenziamento della SS 106 Ionica, al potenziamento dell'aeroporto Sant'Anna, necessarie e forse non sufficienti a far da imbuto per quanti vogliano venire in vacanza ad Europaradiso? Quanti altri miliardi di euro serviranno?

Anonimo ha detto...

per quanto riguarda il problema delle infrastrutture posto da Tommaso, Mr Appel ha esplicitamente rischiesto di gestire l'aeroporto Sant'Anna e, sempre secondo la sua opinione, sarà lui a farsi carico della spesa di costruzione di una metropolitana leggera che collegherà l'aeroporto al villaggio.
Come si evince, non è un problema istituzionale, ma prettamente economico. Dove prenderà tutti sti soldi? e soprattutto come crede di recuperarli?

Anonimo ha detto...

si parla ancora di Europaradiso... Rifondazione Comunista non la vuole...e qualcuno dirà: comunisti!!!


http://www.ilcrotonese.it/notizia.asp?IDNotizia=12577&IDCategoria=1

Anonimo ha detto...

E' il caso di dire che siamo alle solite! Ogniqualvolta si parli di ambiente, ecco spuntare da dietro qualche cespuglio un signore "Verde" e uno "Rosso" che gridano in coro: "No, quello non si tocca!". Il "quello" in questione stavolta è il territorio scelto su cui costruire, a loro dire, l'Euromostro. Ai due signori pare si sia aggiunto anche l'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) che non vuole assolutamente "mettere a rischio un ambiente umido eccezionale, già Zona di protezione speciale, per attuare uno dei più invasivi progetti di cementificazione e distruzione del nostro Paese". Sembra quasi di sentire la voce del buon Dio che intima ad Adamo ed Eva, che per non per caso si trovano nel Paradiso (non Euro però) terrestre, di non toccare la mela del peccato, mentre già quel diavolo di un serpente lì sta tentando. Il peccato però, lasciatemelo dire, lo ha già commesso chi ha decretato quel territorio ZPS, come è stato già ampiamente discusso dal sottoscritto, rapporto scientifico alla mano. Avete capito bene: Rapporto Scientifico. La parola Scienza in Italia per questi signori pare essere sinonimo di maledizione e non di progresso.
"Perchè mai credere nella Scienza e in chi ne fa uso? Siano maledetti quelli che usano la Scienza per spiegare o per accertare che la zona limitrofa alla foce del Neto non è nel concreto Zona di protezione speciale! Al rogo quegli scellerati che si sono permessi di scrivere certe cose in quel documento senza valore che chiamano Rapporto Scientifico!". Sono queste le parole che riesco a leggere tra le righe delle interviste che ogni signore "Verde" e ogni signore "Rosso" si concedono riguardo alla questione di Europaradiso.
Per fortuna sono i fatti provati che contano e non le supposizioni infondate.
Comunque Europaradiso rimane per ora un sentiero pieno di ostacoli legati in primissimo luogo al reperimento dei finanziamenti necessari alla sua costruzione, oltre che al problema, ancora poco dibattuto, di tener distanti gli "avvoltoi" una volta in mano queste ingenti somme di capitali.

Anonimo ha detto...

Il discusso progetto Europaradiso trova spazio sulle pagine del più noto quotidiano d’Italia: il Corriere della Sera. Ad occuparsene nella rubrica Opinioni (17 gennaio) è stato Gian Antonio Stella, famosissima firma della carta stampata. Nell’articolo dal titolo “Nella Calabria deturpata lode a Sant’Agazio”, l’autore racconta con soddisfazione la battaglia che il governatore Loiero sta combattendo con successo contro l’abusivismo edilizio nella regione, tessendo le lodi dell’eroico Agazio (discendente presumo dalla stirpe di Achille figlio degli dei), che a colpi di caterpillar abbatte gli ecomostri della ‘ndrangheta. Nel suo discorso però fa entrare di diritto quello che lo stesso Stella definisce un “ecomostro di carta”. Il megavillaggio Europaradiso per l’appunto. In una seppur breve, ma tanto concisa digressione sui fatti, che vanno dai numeri dell’opera fino ai suoi finanziatori (Mr. Appel in testa), il giornalista ritiene che il governatore debba intervenire, subito e con rapidità, per abbattere sul nascere anche quest’idea del villaggio «i cui soli disegni in internet gelano il sangue» e che dovrebbe sorgere «in uno dei rarissimi tratti di costa scampato agli Attila del cemento e perciò sottoposto a una serie di vincoli, regionali ed europei». Apprezzabile il suo interessamento ad un argomento che sembrava circoscritto ai “pochi” della provincia di Crotone che sono a conoscenza del progetto. Opinabili, a mio parere, le “tesi ambientaliste”.

Anonimo ha detto...

EUROPARADISO SI O NO?, MI CHIEDO COSA E' MEGLIO PER LA MIA CITTA' CHE STA SPROFONDANDO NELLA PIU' BUIA CRISI DOPO LA CHIUSURA DELLE FABBRICHE CHE NE SOSTENEVANO L'ECONOMIA. OGGI LE MERAVIGLIOSE SPIAGGIE DI PAGLIANITI SI SONO RIDOTTE AD UNA DISCARICA A CIELO APERTO FATTA DAI NOSTRI EMIGRATI CHE RITORNANO PENSANDO CHE BUTTARE SACCHETTI PIENI DI SPAZZATURA, QUI' E' COSA NORMALE........VILLAGGIO O DISCARICA?
GRAZIE
MARIA S.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)