19 febbraio 2007

CARNEVALE O GUERRIGLIA?



di Domenico Guarascio

Come ogni anno, in questo periodo arriva il, tanto atteso, carnevale, momento di gioia e di divertimento per, adulti e bambini. Tanto atteso in tutte la città d’Italia meno che a Cirò Marina. Si, perché un momento di così tanta bellezza ed un evento di profondo significato, si trasforma in tre giorni di pura follia, in una guerriglia urbana che non ha nulla da invidiare alle lotte sociali che ogni giorno devastano le favelas di Rio come le città del medio Oriente. Le maschere colorate lasciano il posto a passamontagna o a terribili mostri che rispecchiano, tuttavia, l’animo di chi le indossa. Coriandoli? No grazie! Solo un miscuglio tra schiuma da barba, arance ed uova, che imbrattano ogni angolo della città. Ma la cosa peggiore sono, sicuramente, i veri e propri agguati, che subiscono i passanti, rischiando la propria incolumità anche nell’andare a fare la spesa. Nemmeno le auto riescono a preservarli, dato che le numerose bande, munite di bastoni e spranghe riescono a bloccarle, letteralmente devastandole. Queste sono solo alcune malefatte, che i gruppi di teppisti, in questi giorni di festa e sottolineo di festa, commettono per le vie del paese. Solo l’intervento dei carabinieri, proprio domenica 18 febbraio, ha garantito il regolare flusso del traffico, sulla principale via Roma, bloccato per circa un’ora da coloro i quali, probabilmente, non riescono a capire il significato della parola scherzo. E poi ce la prendiamo con le istituzioni, che dovrebbero tutelarci! E certo, perché la colpa è loro, se un branco di teppisti rovina una festa così bella trasformandola in un periodo di terrore. In conclusione arriva la solita affermazione: “ A Cirò Marina non c’è niente!!!”. Penso che l’unica istituzione, in questo caso, con la quale bisogna prendersela è la famiglia, i genitori che non controllano i propri figli e li lasciano commettere ogni sorta di scorribanda; inoltre, molto importante è il buon senso dei giovani, i quali, si lamentano sempre del proprio paese, ma poi contribuiscono a degradarlo in questo modo. Non so chi ha la possibilità di ricordare alcuni carnevali di qualche anno fa, quando per le vie di Cirò Marina sfilavano dei meravigliosi carri animati, i quali con musica, maschere e coriandoli esprimevano veramente quello che è lo spirito del carnevale; certo anche allora come adesso, schiuma ed uova non mancavano ma, sicuramente, le cattive intenzioni di alcuni teppisti, venivano ricoperte dai buoni propositi di chi voleva veramente divertirsi . Nel corso degli anni, questa come altre manifestazioni del genere sono andate perdute ma, ci siamo chiesti per colpa di chi? L’unico rammarico è quello di vedere i bimbi, mascherati dai loro eroi preferiti, cavalieri e principesse, pieni di aspettative, aspettative che verranno deluse e appena metteranno un piede fuori da casa.

37 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio come racconta Domenico.
Una lotta a chi ha la maschera più brutta, a chi riesce a colpire più persone con uova e schiuma..ogni anno purtroppo le cose si ripetono. Ricordo quando ero alle scuole medie, probabilmente gli ultimi anni in cui hanno sfilato i carri. Ormai non è rimasto più nulla. La colpa è proprio dei giovani, non capisco a cosa serve tutto quello sfogo sfrenato a chi lancia più cose?! Perchè oggi non sappiamo più divertirci? Si parlo proprio del vero divertimento, di bambini entusiasti che sfilano per le vie del paese con coriandoli e maschere stupende. La vera lotta dovrebbe essere a chi è meglio mascherato, sarebbe così bello se tutti i ragazzi si riunissero per creare una sfida per il carro più bello. Parlo di una vera gara, magari con in palio qualche premio per incentivare la volontà di fare. Ma purtroppo le mie sono solo parole, i ragazzi di Cirò Marina pensano solo che il vero divertimento sia camminare con tante, tantissime uova in tasca, per non parlare della schiuma, deve essere quella più forte tale da lasciare le persone colpite completamente bianche...Insomma altro che giorni di festa, meglio starsene a casa!
Vorrei solo che i giovani del paese capissero quanto sia importante divertirsi come fanno nel resto del mondo! Mangiando i dolci tipici, ballando e ridendo per strada, senza aver paura di uscire per le vie!
Un saluto a tutti e speriamo che le cose cambino!

Anonimo ha detto...

La famiglia, la scuola, i gruppi istituzionalizzati, anche quando riescono a cogliere l'esistenza del problema, spesso si mostrano incapaci di gestirlo, anzi in taluni casi lo amplificano con esiti molto negativi. Il tempo libero e l'informalità diventano allora il tempo e lo spazio in cui il disadattamento e la devianza adolescenziale emergono in tutta la loro drammaticità. Il gruppo degli amici del bar o del muretto può trasformarsi in un 'luogo' dove forte è il condizionamento per lo sviluppo della persona. Molti adolescenti ammettono una pressione di gruppo sulla loro persona per cui sono costretti ad adattarsi assumendo atteggiamenti imposti dagli altri. La pressione di gruppo piega i soggetti più fragili accentuandone la consapevolezza della propria debole identità. E' proprio nel gruppo che il disagio assume maggiore visibilità attraverso quei rituali che sono tipici della così diffusa cultura dello 'sballo' dove le istituzioni non risolvono il problema, ma lo alimentano innalzando il limite del quantitativo massimo di droghe leggere detenibile a uso esclusivamente personale. E’ come dire che da domani il codice stradale venga variato, aumentando il limite di velocità nei centri urbani da 50Km/h a 100Km/h. Ipotesi estrema, ma considerando che attualmente il limite è di 50Km/h, e nonostante ciò,lo s’infrange ampiamente! Sembra chiaro che le istituzioni con il buon senso, potrebbero limitare diversi tipologie di disordini.
Ad atteggiamenti autoritari, che non lasciano spazio al ragionamento e quindi al dialogo, si contrappongono, ma con uguale esito, atteggiamenti di eccessiva comprensione e di 'copertura' che disorientano l'adolescente. Non sono, infatti, casi isolati e sporadici quelli che hanno per protagonisti ragazzi di 'buona famiglia' che, abbandonandosi ad atti vandalici e di teppismo, trovano nei genitori dei difensori che liquidano le loro bravate con l'espressione "sono solo ragazzate". Se è bene che i genitori facciano sentire ai figli affetto e appoggio a prescindere da quello che hanno commesso, non è giustificabile coprirli diventandone in tal modo complici. Probabilmente in essi affiorano profondi sensi di colpa derivanti dalla consapevolezza di non aver seguito abbastanza i figli che, perciò, sono cresciuti senza una guida. I genitori, insomma, ammettono, con tali atteggiamenti, di aver mancato nel ruolo di educatori e, difendendo ingiustamente i propri figli, cercano di assolvere anche se stessi. "Vivi oggi e non pensare a domani" sembra essere lo slogan dei tanti giovani 'colpevoli' di essere nati in un tempo in cui tutto si consuma velocemente.
Prendiamoci tutti, e dico tutti, le nostre colpe, e impegnamoci a ridurre il fenomeno dell’emarginazione che viene messa in campo persino quando il tuo compagno di banco o collega non indossa l’ultimo paio di jeans griffati!

CATALDO FERRARO ha detto...

Beh...l'argomento mi tocca da vicino ...molto da vicino...
Oltre che da cittadino SCHIFATO,parlo da operatore commerciale DANNEGGIATO!.
Danneggiato due volte.
In primis le facciate dei miei punti vendita sono piene di macchie "colanti" con annesse gusci di uova frantumate e artistici graffiti di shiuma da barba;
Secondo, danneggiato nella pedonabilita' dei punti vendita e quindi nei fatturati.
Prendermela con chi?.
Ci sarebbe da non escludere a priori nessuno!
Buon senso,educazione,presidio del territorio da parte degli organi competenti e RISPETTO sono,credo,gli ingredienti essenziali di una società che si possa definire...CIVILE!
Concetto applicabile in qualunque situazione e luogo questo,ma forse poco chiaro e difficile da comprendere da molti da queste parti.
Quello che vedo in questi gioni tra le strade della mia cittadina mi preoccupa e mi offende come persona e come imprenditore.
Ci sarebbe da riflettere sul perchè dei bambini e dei ragazzi sfoghino in questo modo "violento" il loro concetto di aggregazione e di festa.
Non credo che possa bastare prendersela con chi compie il gesto,credo che il contesto sociale abbia una forte responsabilità,chi non educa creando alternative curiose ed interessanti abbia forti responsabilità,chi aspetta che passino i tre giorni di "festa" per cancellare con una scopa ed un po d'acqua il disagio che ci circonda abbia forti responsabilita'!
..A carnevale ogni scherzo vale...ma qui c'è davvero poco da scherzare!

Anonimo ha detto...

A Carnevale ogni scherzo vale? No. Specie se si tratta di mascalzonate da teppisti. Eh si, perché non posso che definire tali quei ragazzi che vanno in giro per le strade del nostro paese a recare danni e incutere timore alla gente. Altro che giorni di festa allegra e carri allegorici. Ad ogni strada che prendi, preghi che dietro l’angolo non ci sia nessuno di quei mascherati e incappucciati, modello Black-Block, che non aspettano altro che lanciarti uova e arance marce con dentro magari lamette da rasoio. Purtroppo credo che nessuno di noi abbia un buon ricordo del Carnevale a Cirò Marina. Colpa delle istituzioni? Non le ritengo dirette responsabili. Anzi. Mi associo al pensiero di Domenico quando dice che talvolta le famiglie non educano al rispetto e alla non violenza, al “mi diverto” attenendosi al convivere civile in una società che dovrebbe essere tale. Voglio solamente aggiungere che essere liberi di fare quel che ci pare non vuole necessariamente dire, nel caso in questione, divertirsi con in testa il “chissenefrega”. Sono pienamente convinto che quando si capirà che la libertà di ognuno finisce dove comincia quella altrui, allora e solo allora potremo trascorrere un Carnevale gioioso .E non solo.

Anonimo ha detto...

ignoranti, maleducati, invidiosi, stupidi, vandali, codardi.

i "ragazzini" che buttano uova contro chiunque e qualsiasi cosa non sono altro che il riflesso di una città incivile, ignorante, codarda e, soprattutto incapace di reagire.
Figli di genitori ignoranti, crescono ignoranti. Mangiare, la macchina e il motorino; queste le priorità... e quando la noia si fa grande, ci si va a sfogare lanciando uova e magari picchiando qualcuno nascosti per bene dietro una maschera.
Le istituzioni? non c'entrano nulla, assolutamnete nulla. La colpa, come dice Francesco, è di genitori incapaci e ignoranti.

Non smetterò mai di ripeterlo: la colpa di un atto indegno è di una persona indegna... se Cirò Marina è incivile la colpa è del fatto che i suoi abitanti non conoscono il significato della civiltà, e di nessun altro!

Anonimo ha detto...

La presenza morale e non fisica delle istituzioni, fanno parte dell'esempio di una cultura civile, questo è stato dimostrato dai romani, seppur ne abbiamo ereditato le loro linee guida, non siamo riusciti a svilupparne un'evoluzione adatta ad oggi.
La netta ipocrisia di chi dice che le istituzioni non servono a nulla,quando è lui stesso a dire: "solo l’intervento dei carabinieri, ha garantito il regolare flusso del traffico".
Vogliamo continuare a vivere come i vikinghi, questa è la realtà.
E su questo non ci sono assolutamente dubbi.
Credo che l'ingnoranza debba essere inteso e dedicato solo per chi "ignora" la materia educazione-rispetto in questo caso i genitori,ma nulla toglie che tutti noi siamo ignoranti.
Guardiamoci intorno, e sarebbe superfluo fare un giro a 360°, per accorgerci che ci sono esempi educativi trasmessi da genitori umili, ben più validi di tanti altri genitori che dispongono di un traboccante 740 o una miriade di master alle spalle,e di tali esempi nella nostra cittadina ce ne sono.
Maleducati, invidiosi, stupidi, vandali, codardi sono a mio avviso pregiudizi nei confronti delle famiglie ignoranti "categoria che non ha le credenziali sopracitate"
che non stanno nè in cielo e nè in terra.Cultura e ricchezza non implica educazione.
Spero che l'utilizzo di tali pregiudizi non venga attribuito solo ai figli di genitori che hanno un basso grado culturale, o una precaria situazione economica, mi sentirei sconcertato se si punta il dito su soggetti deboli, ai quali l'associazione che ospita i nostri commenti tramite questo blog sensibilizza progetti come La Casa Famiglia o altre organizzazioni internazionali come l'Unicef e Save The Children.
Colgo l'occasione, per sottolineare l'esatta percezione da parte di Francesco, della società in cui viviamo e ne facciamo parte.

Anonimo ha detto...

Non credo di essere ipocrita quando affermo che le istituzioni centrano poco. Penso che tu (Antonio) abbia travisato il senso. Sicuramente il fatto di una presenza morale di queste è fondamentale ma, è troppo facile prendersela solo con queste. Il problema a cui mi riferisco è a monte: l'educazione ed il buon senso dei giovani e delle loro famiglie...PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE. Poi ben venga la presenza delle istituzioni.

NB: Lo ripeto ancora una volta, noi non puntiamo il dito contro nessuno, esponiamo solo problemi che riguardano la realtà di ogni grado ed estrazione sociale.

Anonimo ha detto...

tanta indignazione per dei ragazzini... e silenzio assoluto per il vivere quotidiano incancrenito dalla mafia. lo so che non e' facile parlare pubblicamente di questi problemi, ma credo che alcuni comportamenti siano figli di un corpo sociale profondamente, convintamente ed egoisticamente violento.
cettolaqualunque docet

Anonimo ha detto...

Non ho travisato un bel nulla,sei tu(Domenico),che stai cercando di manipolare l'abbaglio e a sua volta l'esempio di ipocrisia che hai manifestato in modo plateale.
Se non ci pensano le istituzioni,ai figli di genitori maleducati chi ci penserà?Matrix che controlla la terra e i suoi abitanti?Imparare ad educare è davvero così semplice come caricare un file o c'è qualcosa dietro?Le istituzioni sanno cosa succede a Cirò Marina, però continuano a schiantarci la vita con le spalle al muro,in quanto l'unica istituzione sia formale che informale che è presente a Cirò Marina è di stampo mafioso, sottolineando che quella formale è costretta a muoversi con cautela.
E' inutile aggirare il problema poichè ci tremano le gambe, ma almeno ammettiamo di vivere il quotidiano incancrenito dalla mafia come riferisce Francesco.
Imbecilli e ignoranti sono i nostri procreatori, che hanno consegnato la cittadina a sua volta a imbecillissimi e ignorantoni, vivendo in solitudine e malinconia, a causa della lontananza dei figli che hanno voglia di vivere in un contesto dove si possono sentire liberi.Perchè ci si sente piu' liberi ed educati, in posti dove le istituzioni sono molto più presenti?

Anonimo ha detto...

Ok allora cresciamo figli delinquenti...tanto ci sono poi i carabinieri e le istituzioni che ci pensano!!!!

Anonimo ha detto...

Penso che qui si stia perdendo di vista quello che è il senso dell'articolo. Siete così ossessionati dalla mafia che state cercando di trasformare un semplice articolo sul carnevale e sull'educazione in una guerra alla mafia. Se avete tanta voglia di combatterla che ci state a fare qui, andate in prima linea e muovetevi!!! Oppure, se avete tanta voglia di parlarne, aprite un post e ne discutiamo insieme....Mi indigna molto vedere l'accanimento contro chi esprime nient' altro che rammarico nel vedere trasformata una festa in una lotta!!!!! RILASSATEVI UN Pò CHE è MEGLIO!!!!!! E BASTA CON LE OFFESE! Qui di ipocrita non c'è nessuno, c'è solo gente che esprime opinioni, seppur contrastanti, ma sempre opinioni!!

Anonimo ha detto...

Antonio, Domenico e Francesco hanno tutti ragione. Questi problemi, anche se possono sembrare molto diversi, sono facce della stessa medaglia e hanno, purtroppo, la stessa radice; la mancanza di cultura. Era questo il senso del discorso che volevo fare. Provocando, come sempre, ma senza alcuna intenzione di colpire soggetti deboli o, peggio ancora, fasce deboli.
La mancanza di un senso di civiltà, che non rende possibile il normale svolgersi del carnevale deriva dalla mancanza di cultura. L'obiettivo di questa associazione, appunto culturale, è quello di trasmettere ai ragazzi (o ragazzini) questa voglia di cultura.

Per il resto, mi rallegro della discussione, accesa, tra di noi. Daltronde, qualcuno più importante di me diceva: "Che se ne parli male, purchè se ne parli". Ma ha ragione Ivana, non perdete d'occhio l'essenza del post... qui si parla del perchè una festa si è trasformata (PERCHE' NON E' SEMPRE STATO COSI') in una guerriglia?!

Anonimo ha detto...

ha ragione ivana, e' meglio rilassarsi un po! in ogni caso il carnevale e' stato dal medioevo in poi il tempo in cui si infrangono le regole, in cui i ruoli sociali vengono sovvertiti, dove i debole ha la possibilità di rivalersi sul potente. poi ogni società e cultura coniuga a modo suo questi principi. e se una società non conosce violenza si vede la festa, se la violenza e' quotidiana vedi la lotta.

Anonimo ha detto...

ma siamo impazziti tutti o cosa???adesso ogni pretesto è buono per parlare di mafia o delinquenza...lo abbiamo sempre detto noi affrontiamo problemi che possiamo in qualche modo risolvere...non vogliamo fare i super eroi o i salvatori del mondo da tutti i suoi problemi!!!Si sta parlando di carnavale e qualcuno ogni volta parla di qualcos'altro..allora se lo vuole fare che lo faccia seriamente e mettendoci la faccia come facciamo noi!Non vogliamo fare gli eroi...almeno noi se qualcuno si sente di esserlo allora che indossi la maschera da super uomo e lo faccia!

Anonimo ha detto...

Caro Blogger,
non trovando una mail alla quale risponderti,
e volendo proporti un servizio che
probabilmente Ti interesserà,
Ti chiedo di contattarmi a info@vascoblog.com
Ciao

Anonimo ha detto...

"Solo l’intervento dei carabinieri, proprio domenica 18 febbraio, ha garantito il regolare flusso del traffico, sulla principale via Roma, bloccato per circa un’ora da coloro i quali, probabilmente, non riescono a capire il significato della parola scherzo. E poi ce la prendiamo con le istituzioni, che dovrebbero tutelarci!".Il prossimo carnevale fai fare un corso educativo ai genitori di questi ragazzi,così il flusso del traffico nemmeno si creerà,ma se il tuo corso non darà frutti,non aspettarti i carabinieri,che si limitano ad operare per il timore di riprendere il ragazzino figlio della categoria degli intoccabili."NB: Lo ripeto ancora una volta, noi non puntiamo il dito contro nessuno, esponiamo solo problemi che riguardano la realtà di ogni grado ed estrazione
sociale".Non hai esposto il problema principale.
Sarei curioso di conoscere i tuoi metodi per educare la collettività, al rispetto delle regole.
E non si tratta di essere super eroi caro "strategicu", perchè se non si è liberi di sottolineare e magari illuminare il problema fondamentale nelle piazze,vorrei sentirmi tale in questo blog,dove qualche nostro concittadino che ci legge, possa essere fiducioso e reattivo per vincere questo problema degenerativo, e non sentirsi SOLO.

New record!
Post più ricco di commenti.

Anonimo ha detto...

sei proprio un ignorante..non hai capito niente e questo si vede anche dal modo come cerchi di fare della sottile ironia molto stupida e sgradita andando a prendere una parola della mia intervista che è stata tagliata e per questo motivo la parola strategico come dici tu si ripete piu' volte...cmq non mi devo giustificare mica con te che ti nascondi dietro un dito e non riesci a capire quello che si vuole fare.Le istituzioni sono fondamentali per noi ma l'educazione primaria viene dalle famiglie e dalle scuole che dovrebbero camminare di pari passo...questi comportamenti sono figli di un degrado sociale ben profondo che viene dalla società e non servono solo i manganelli per sconfiggerlo.comunque sei proprio bravo a offendere anche se con me non ci riesci soltanto perchè qualcuno ti contraddici.Mi sa che questo blog non è il posto piu' facile dove venire a dare lezioni di moralità...quello già lo fanno i preti ma in chiesa e mica sui blog

Anonimo ha detto...

Il problema...te lo ripeto ancora una volta...educazione buonsenso e ferocia dei ragazi che trasformano il carnevale in guerra. Chi è colpevole di questo? I carabinieri non di certo. Tutto ciò deriva da un accurata gestione familiare, non ci sono corsi per diventare un buon genitore, ogni uno ha i suoi metodi, ma stare più vicini ai figli, controllarli e non lasciarli fare tutto quello che gli pare serve. Se tuo figlio ritorna a casa con catene bastoni...forse c'è qualcosa che non va? Haaaa!!! scusa è colpa dei carabinieri che non le ha sequestrate.

Anonimo ha detto...

Scusami Antonio, ma non sono assolutamente d’accordo con quello che scrivi:
1. per te chi scrive quello che pensa è ipocrita;
2. hai messo in discussione l’educazione trasmessa dai genitori umili e nessuno, penso, aveva intenzione di dire ciò;
3. l’unica istituzione sia formale che informale presente a Cirò è la mafia, però nessuno ne parla perchè fa paura.
Ma la riflessione proposta da Domenico, non era sul carnevale? E il collegamento con la mafia dove lo vedi? La nostra è una realtà difficile e questo lo sappiamo tutti, ma le tue affermazioni mi sembrano eccessive.
Piuttosto che provocare Domenico suggerendo i corsi educativi per la collettività, perchè non cerchiamo di riflettere insieme su ciò che è accaduto nei giorni scorsi nel nostro paese? Perchè gli ultimi carri risalgono a 8-9 anni fa? Perchè i ragazzi di oggi si divertono diversamente da come ci divertivamo noi? Perchè non c’è nessuno che organizza il carnevale in modo diverso insegnando ai ragazzini che è possibile divertirsi in modo “civile”?
A me sembra che stai puntando il dito contro tutti coloro che la pensano diversamente da te.
Per cambiare qualcosa, secondo me, è necessario mettere insieme le idee, cercare di condividerle, cercare di capire e non giudicare come stai facendo tu.
Scusami, ma non potevo non dirti ciò che penso.

Anonimo ha detto...

"CARNEVALE O GUERRIGLIA?"

Ma la "guerriglia" per le strade o qui sul blog?

Vota Antonio!

Anonimo ha detto...

scusate se mi intrometto... ma chi è Antonio?

Io all'inizio pensavo fosse una persona che conosco, ma credo che non sia lui.

Per favore firmatevi sempre con nome e cognome... nessuno vi querela... ma non si può accusare qualcuno dietro un FALSO nome.

Precisazione dovuta.

Anonimo ha detto...

Io di pazienza ne ho tanta, ma tu sei davvero cretino!
Guerriglia????...avere opinioni diverse e poterle esprimere si chiama democrazia... nessuno ti dice che non puoi esprimerle... solo che devi accettare le opinioni altrui!!!

Se non lo fai sei un cretino...e pure bigotto!

Anonimo ha detto...

Vota Antonio!

http://www.associttadini.org/volantini/vota.htm
Vota Antonio!Vota Antonio!Vota Antonio!Vota Antonio!Vota Antonio!Vota Antonio!Vota Antonio!

Anonimo ha detto...

Ok...mistero mezzo risolto... l'anonimo che si firma "vota antonio" è mio fratello Gianluigi... che al posto di lavorare rompe i coglioni a Giuseppe Russo.

Adesso offro una cena a chi scopre chi è Antonio...eheheheheh.

Poi però ritorniamo a parlare del post...la discussione non è chiusa.

Anonimo ha detto...

Le istituzioni fondamentali?NO grazie ci pensano le famiglie DOC.
E' scontato che come dice Domenico la famiglia deve essere il trampolino di lancio per l'inserimento in un contesto sociale,ma purtroppo nel nostro territorio ha una valenza pari allo "zero".
Zero, perchè catene e bastoni vengono ceduti dai genitori, i quali hanno vissuto sempre in un mondo senza regole, è proprio questo il punto.
Quindi il problema all'interno delle famiglie nasce quando nessuno,possa dargli una retta linea da seguire.Se il padre di uno di questi ragazzi guida senza cinture di sicurezze, a sua volta sembra ovvio che il figlio neopatentato ma con esperienza "pluriennale" nella guida, acquisisce le regole del genitore, poichè quel genitore vive in un contesto dove difficilmente gli venga imputata l'infrazione fatta,per svariate motivazioni.
Il tipico atteggiamento di un soggetto del genere,si evolve appena arrivato a Sibari e imboccando l'autostrada,sentendosi al di fuori del suo territorio e quindi vulnerabile dalle forze dell'ordine.
Tale cittadino a Cirò Marina ci mette poco a sbarazzarsi di qualsiasi rifiuto,però quando si ritrova in Germania,è alla ricerca di un cesto dei rifiuti per smaltire la sua chewingum, ossessionato,dal vigile che può multarlo, al semplice cittadino che contesterebbe uno smaltimento "abusivo".
Quest'anno recandomi al cimitero,mi sono ritrovato chiuso da un'altra macchina,così ho pensato di recarmi dal vigile che era lì ad esporre la sua bella divisa con il suo fischietto ultra lucido, riferendogli il problema.
La risposta qual'è stata?
"e chi ci pozz far je, vida si ci su i chiav m'pint e spostala".
Non avrà agito facendogli una multa, forse perchè preoccupatosi dell'incolumità del suo libretto dei verbali, cercando di evitare una dura colluttazione con una biro? Era un vandalo travestito da vigile urbano?Ricordandomi bene non era carnevale.Morale della favola, ho dovuto aspettare 45 minuti lì fermo.Ora sul perchè il vigile non ha eseguito il compito di prestare un servizio al cittadino e di far rispettare le regole, e quindi mostrando al neopatentato che è normale lasciare la macchina per ostruire il passaggio, c'è soltanto un unica ipotesi, che il vigile dice:"ma io per uno stipendio devo mettere a repentaglio la mia vita o subire intimidazioni solo perchè la macchina potrebbe appartenere ad un soggetto labile?", ecco in che modo l'istituzione informale sovrasta quella formale.
Ci chiediamo perchè il carnevale ricco di sfilati e carri si è trasformato in guerriglia?
1)Se più di 10 anni fa c'era la canzone "cacao meravigliao", ora c'e' la new entry "rum e cocaina", e quindi già per adornare il carro
diventa troppo oneroso;
2)A Cirò Marina c'e' rimasta a "scuma", e quindi di piu' non si puo', cu u fijjù e squibb e u niputu e palmolive;
3)Immaginate venti ragazzi che dopo dei bei cannoni lavorano per l'addobbo del carro, che lanciano cartine per coriandoli e fanno i filtri per trombette;
Conclusione:io a 15 anni non sapevo manco cosa fosse una birra e invece della console alienante, avevo il mio commodore 64, che dovevi accendere un cero a San Cataldo per sperare in una partita, e siccome ero stufo di alcool e cottonfioc per le testine, mi consolavo con il flipper fatto in casa.

Anonimo ha detto...

Ecco...questa è un'analisi lucida.

Continuate con questo confronto...

....Perchè 10 anni fa era diverso???

Anonimo ha detto...

Antonio Vota?

Ma perchè nn metti il tuo nome anzichè creare equivoci?

Vota Antonio!

Anonimo ha detto...

DAL CIROTANO 23/02/2007>
E’ SEMPRE PEGGIO IL CARNEVALE A CIRO’ MARINA
Uova, schiuma da barba e sassate sono diventati ormai i protagonisti assoluti e manifestazioni del nostro Carnevale.

Anonimo ha detto...

Ma possibile che tutti lo sanno che da un pò di anni a questa parte lo sanno tutti che ogni anno il nostro carnevale si trasforma in questo schifo e nessuno interviene???
Ma possibile che le autorita' competenti non possono fare niente solo perchè lo fanno a carnevale e si mettono una maschera???
Ma possibile che i cittadini non si indignano difronte a questo orribile spettacolo chiedendo l'intervento di qualcuno???
Ma possibile che per i ragazzi ormai l'unica forma di ''divertimento'' è quella di far male alla gente???
Ma possibile che ogni volta che si parli del nostro paese al 90% si sta parlando di cose brutte???
Ma possibile che ogni volta che sento queste cose mi viene voglia di mollare tutto e lasciare che tutto vada ''affanculo'' perchè nessuno cerca di cambiare???
...no non è possibile e noi dobbiamo cercare di farlo capire a tutti!!!

Anonimo ha detto...

bhè che dire la storia si ripete.. per quanto posso ricordarmi 10 anni fa qualcosa di diverso si faceva.. i carri che fine hanno fatto???? bho... frequentavo le scuole medie e abbiam allestito un carro di carnevale.. non era un capolavoro ma comunque ci siam divertiti... credo sia stato l'ultimo anno che i carri hanno sfilato per le vie di ciro' marina... poi dopo il buio... è vero la situazione per quanto riguardo uova e schiuma non era diversa ma il tutto compensato dalla felicità dei bambini che volevano salire sui carri.... poi gli anni successivi è stato solo guerriglia urbana, marciapiedi che puzza di uova per settimana, facciate di negozi e abitazioni con macchie d'uovo o arancio che solo una ridipinta manda via, e qualcuno che comunque si azzuffa per le vie del paese con scontri degni del bronks americano.... per non dimenticare i furti di estintori e danneggiamenti vari per le vie della città... Giovanni P Roma

Anonimo ha detto...

Semplicemente incredibile! Un problema serio che riguarda tutti si è totalmente trasformato in altro. Ci si muove su un piano che non è più quello del dialogo, dello scambio di idee sulla questione posta dall’articolo. È bensì diventata un j’accuse contro chi il problema voleva solo civilmente discuterlo e non sentirsi dire che è un ipocrita. Chi è dunque questo portatore di verità inconfutabili, capace di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato? Chiunque tu sia non sarai comunque in grado di dare lezioni di civiltà e rispetto perché sembra che tu stia facendo l’esatto contrario. Ogni opinione, ogni pensiero può essere condiviso, in parte o in toto, oppure criticato. Nessuno è degno di giudicare, di offendere l’altro solamente per il gusto di sentirsi superiore. Lo spirito di questa associazione è il confronto. Si sollevano questioni, morali o pragmatiche che siano, e si cerca di arrivare ad un punto di incontro per il bene della società di cui facciamo parte. Ben vengano le polemiche. Ma che siano costruttive e funzionali al discorso.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

ragazzi non esagerate con dei commenti che vanno al di fuori del discorso.Ognuno può essere convinto delle proprie idee,magari antonio ha un pò esagerato offendendo qualcuno ma non c'è bisogno di scrivere certe cose.In fondo siamo qui per confrontarci.E poi che ne sapete,può darsi pure che qualcuno cerchi solo di minare i nostri discorsi e per questo meglio non cadere in certi tranelli.

Progetto Mediterraneo ha detto...

Vi prego di usare civiltà e buon senso nel postare i commenti, grazie.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

mi hano riferito quanto scritto su persone appartenenti alla mia famiglia,anzi su mio fratello di specifico...non nascondo la mia amarezza ma questo non significa che i miei genitori non abbiano impartito un educazione giusta...purtroppo se miofratello si comporta da imbecille mi dispiace...sono davvero amareggiato che ogni volta ricevo degli attacchi personali che sinceramente non credo di meritare!!!Non voglio giustificare quell incivile di mio fratello se ha avutodei comportamenti tali...però la cosa importante che io me ne rendo conto anche se non posso controllare di persona perchè vivo in un altra città ma posso garantirti di aver già provveduto a dirgli che è proprio un imbecille e mi scuso io per lui!!!mi dispiace ancora..

Anonimo ha detto...

Condivido le critiche, solo se costruttive!!! Ma, non tollero le accuse e le offese verso le persone, specialmente se gratuite e poco utili (come è capitato in altri post!). In qesto caso è statà denunciata un azione e sono stati fatti apertamente dei nomi e cognomi, denuncia alla quale Giuseppe R. ha risposto molto elegantemente assumendosi le proprie responsabilità, da persona matura e corretta. Ma, se si fanno dei nomi e vengono identificate persone, allora vi prego di firmarvi esplicitamente. Nessuno mette in dubbio la veridicità delle affermazioni...ma fa un po riflettere quell' ANONIMO!!!!! Se si esprime un semplice parere l'assenza del nome può essere tollerabile anche se non giustificabile ma, se si indicano persone che devono avere la possibilità di difendersi, o ancora, se si vuole costruire un vero dialgo, bisogna avere il coraggio di esporsi dicendo: IO, Tizio Caio o Sempronio...LA PENSO IN QUESTO MODO!