23 maggio 2008

23 maggio 1992: il coraggio della lotta alla Mafia


di Giuseppe Ferraro

Come ogni anno riporto l’attenzione sulla ricorrenza di un triste giorno: il 23 maggio dell’anno 1992; giorno in cui fu ucciso, in un tragico attentato, Giovanni Falcone. Lo faccio ogni anno, da sempre, non per conformarmi ad una prassi diffusa (ci sono parole che, seppur belle, perdono di importanza quando pronunciate dalle persone sbagliate) ma perchè sento doveroso ricordare, a chi distrattamente corre il rischio di dimenticare, il motivo per cui quegli uomini hanno perso la vita.

Vengono definiti eroi, qualcuno li chiama servitori dello Stato; Giovanni Falcone, la sua scorta e sua moglie erano persone che hanno avuto il coraggio di lottare contro la mafia. Non hanno mai negato l’esistenza di un senso di paura nell’espletare i loro compiti, non hanno mai dubitato che prima o poi sarebbero morti ammazzati; nonostante ciò hanno continuato la loro lotta, perchè ne avevano le capacità tecniche e spinti da un invidiabile coraggio.

Il coraggio di portare avanti una lotta non appartiene a tutti, ma sbaglia chi pensa che il coraggio sia prerogativa dei cattivi, di chi sceglie la strada del male. Ci sono stati tanti uomini che hanno fatto la storia del Sud, oltre alla storia d’Italia, con dignità, etica, senso di giustizia e lealtà allo Stato; tuttavia, tali uomini non sarebbero entrati nella storia senza lottare con coraggio.

È a questi uomini che spero tanti giovani possano ispirarsi in futuro e da questi prendere la forza di cambiare e lottare per cambiare, senza risparmiarsi mai, a testa alta, con coraggio!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

- !

Anonimo ha detto...

speriamo che non ti ammazza nessuno prima della nostra prossima vacanza....scherzavo...sei un grande e tutti su questo blog invece di interessarsi di scrivere sui post semplici dovrebbero avere il coraggio di esprimersi contro la mafia la ndrangheta la camorra e non farsi cogliere da crampi alle dita e paura....giuseppe russo

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e