02 ottobre 2006

RASSEGNA STAMPA Settembre 2006
da "il Crotonese" e "ilCirotano.it"

NASCE L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “PROGETTO MEDITERRANEO”.

Ancora una volta i giovani di Cirò Marina si dimostrano molto sensibili alle problematiche ed alle condizioni in cui versa il sud del nostro Paese.
Proprio due settimane fa è nata, infatti, dall’idea di cinque studenti universitari, l’associazione culturale “Progetto Mediterraneo”, un’organizzazione apolitica, aconfessionale, senza alcuno scopo di lucro, il cui obbiettivo principale è la valorizzazione e soprattutto la promozione dello sviluppo delle regioni del sud.
La prova tangibile di come anche se a molti chilometri di distanza, è forte l’attaccamento alle proprie radici ed alle proprie tradizioni.
La scelta di porre in risalto la rivalutazione dell’area mediterranea deriva dalla constatazione di come questi territori abbiano un grande bisogno di riportarsi al passo con le altre regioni più sviluppate, basti pensare che in un periodo in cui si sente continuamente parlare di Europa unita e di confini dell’Unione Europea, la zona del mediterraneo riveste solo l’otto per cento del continente configurandosi quasi come una sorta di periferia. Eppure da sempre questa area è stata luogo dei più importanti scambi commerciali e soprattutto culla delle più fiorenti civiltà.
E’ proprio su questo che il presidente Natale Martucci (nella foto), il suo vice Angelo Longo assieme ai restanti soci fondatori: Domenico Guarascio, Giuseppe Ferraro e Caterina Martucci vogliono porre l’attenzione.
Progetto Mediterraneo intende quindi rispolverare l’antico e fondamentale ruolo, riportandone alla luce gli aspetti più importanti, grazie ad una serie di iniziative che prevedono l’organizzazione di convegni, manifestazioni, scambi culturali.
L’iniziativa ed il suo ambizioso programma a soli 14 giorni dalla presentazione ha riscosso un notevole successo dato che si contano già all’incirca 250 consensi. Segno questo, di come nei giovani e meno giovani sia grande la voglia di andare avanti e di crescere, di incrementare quella cultura che ci è propria ma che è spesso carente nella comunicazione.

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