24 gennaio 2007

Reportage su YouTube



Carissimi amici,
sono lieto di informarvi che da oggi è presente sul sito YouTube un video reportage, girato circa un mese fa, sulla situazione di degrado e di abbandono nella quale versano alcuni siti di particolare interesse del territorio cirotano.
Prego tutti di guardarlo perchè è molto interessante e sicuramente utile per prendere coscienza dello stato delle cose.
Ringrazio Domenico Guarascio per la dedizione con la quale ha montato il filmato e lo ha messo in rete.
Un caro saluto a tutti

Natale

In difesa dell'ambiente e della bellezza. In tempo di pace, sia guerra alla stupidità e alla mediocrità



di VITTORIO SGARBI
Obiettivo e finalità di un movimento per la difesa dell’ambiente e della bellezza deve essere la tutela integrale del patrimonio archeologico, artistico, architettonico, monumentale, ambientale, librario, archivistico, teatrale, fotografico, cinematografico italiano, inteso come stratificazione di storia e di memoria, contro ogni falsa idea di progresso.
La inaudita violenza patita, e ancora minacciata, senza pietà, a intere aree e paesaggi, come a singoli edifici, affidati a improvvidi restauratori, non può essere più a lungo tollerata da cittadini che abbiano a cuore la difesa della loro civiltà in tempo di pace, sottoposta ad un attacco impietoso di forze armate contro la bellezza, di cospiratori alla conquista di un patrimonio ineguagliabile, non per possederlo, ma per distruggerlo.
È arrivato il momento di acquistare compiuta coscienza della importanza di ogni reliquia, alla quale provvedere con ogni cura per la sua conservazione, giacché ogni volta che si è creduto di migliorare o di modernizzare si è perduto il sapore dei luoghi, la loro verginità, la loro individualità. E, ciò che più è grave e più evidente, il loro valore, anche materiale.
Quando un luogo è stato contaminato, quando l’antico è stato sostituito dal moderno si è perduto per sempre quel bene prezioso che nasce dalla congiunzione tra la creazione della natura e dell’uomo e il tempo. Il movimento per la difesa dell’ambiente e della bellezza chiede ai cittadini di rivendicare con orgoglio la proprietà della polis sottraendola alle mani di amministratori senza scrupoli che, in modo arbitrario, decidono orrori irreparabili senza avere alcuna coscienza estetica, ritenendosi padroni e non custodi della eredità della storia che, nelle loro mani, si dissolve.
Per questo la benemerita azione delle associazioni culturali in difesa del patrimonio monumentale, per non disperderne il valore, anche economico, non può restare uno spunto volontaristico e di impotente indignazione, ma deve diventare un impegno militante e attivo.
La difesa dell’ambiente e della bellezza guarda con profonda delusione alla totale carenza di consapevolezza di questi temi nei programmi dei partiti politici di Destra e di Sinistra, in una inaccettabile sottovalutazione di ciò che appare agli occhi del mondo, e nella coscienza critica di una piccola parte, non un ingombrante fardello di faticosa manutenzione, ma la variegata dimostrazione di ciò che, ancora oggi, rende l’Italia la prima potenza al mondo per la sua eredità culturale.
Noi abbiamo un altissimo dovere davanti alla storia e alle generazioni future.
Ogni concessione alla mediocrità, ogni tolleranza, sono una minaccia alla sopravvivenza dell’unico mondo reale che è il mondo interiore, consentendo all’ignoranza e alla disinvoltura di disperdere ciò che è di tutti. Questo avviene ogni giorno del patrimonio monumentale e ambientale, e non potremmo accettare che passino altri giorni senza armarci per impedirlo.
E dunque, in tempo di pace, sia guerra alla stupidità e alla mediocrità e a chi distrugge con la leggerezza e con la presunzione di costruire un futuro migliore, senza rispetto per la storia, per la tradizione, per la memoria.

22 gennaio 2007

Rinvenute splendide Dune sabbiose



da ilCirotano.it
CIRO' MARINA. Rinvenute splendide Dune sabbiose anche sul litorale di Cirò Marina, la scoperta è di qualche giorno fa, quando nel corso del monitoraggio delle pianti esistenti sul litorale Jonico di Cirò Marina,per il progetto"Bandiera blu" da parte del comune di Cirò Marina, uno studioso locale si è imbattuto in tale scoperta. Le Dune si trovano in zona “Cervara”, sarebbe una opportunità dichiarare tale area zona protetta facendo instaurare una zona “SIC”(Sito di Interesse Comunitario) da parte della Provincia di Crotone, visto che nell’area in questione, una piccola oasi di bellezza incontaminata, è presente una ricca flora importante per il mantenimento dell’ecosistema ambientale, dove primeggia il Giglio di Mattioli, il Papavero Cornuto, il Fico degli Ottentotti, il Narciso selvatico, le Acace Marine, il Finocchio Marino, la Scilla di Mare, l’Erica, l’Asfodelo bianco, l’Eringio Marino, il Mirtillo nero, e tante altre specie presenti, il tutto incorniciato da un lembo di mare azzurro ancora incontaminato. Se verrebbe insediato una nuova zona SIC meriterebbe che si chiamasse”Le Dune della Cervara”, come la zona in cui sono state trovate, un sito che potrebbe far decollare il turismo culturale visto anche la vicinanza con “I Mercati Saraceni” a pochi passi anche dall’area archeologica di Punta Alice, tutti insieme potrebbe rappresentare il volano dell’economia dell’intero paese basato su ambiente, archeologia e agricoltura che con i suoi vigneti DOC impreziosiscono il territorio già potenzialmente valido. Ora tocca ai nostri politici promuovere il territorio, sfruttando le potenzialità ambientali, archeologici, ed enogastronomiche preesistenti, affinché diano un segnale vincente all’intero territorio da anni caduto in letargo, sfruttato e cementificato. Il primo passo positivo sarebbe proprio la costituzione della zona SIC delle “Dune della Cervara”. Intanto si muovono i primi passi, infatti l’assessore al verde pubblico Pasquale Cataldi, insieme al tecnico Giuseppe Fuscaldo dell’ufficio segreteria del comune di Cirò Marina che si sta occupando assieme ad altri esperti di promuovere l’area marina con tutte le sue bellezze naturali che l’avvolgono, hanno già fatto un sopralluogo sulla zona in questione, entrambi si sono detti sorpresi e meravigliati di tanta bellezza innata per le Dune e di come tante piante le fanno da cornice a due passi dal mare. Un’area così importante deve diventare oasi protetta, ci racconta l’assessore, nei prossimi giorni, dice, porterò in Giunta la mia proposta di fare di questo posto un’area SIC.

12 gennaio 2007

Darfur? Proprio una cattiva abitudine...



Ricordate il servizio delle Iene che fece scalpore qualche tempo fa?
Si proprio quello che finì su internet, sui Tg e sulla carta stampata! No, non quello sull'uso di droghe in Parlamento...ma quello in cui la "Nobile" Iena svergognava impietosamente lacune di ogni genere degli inquilini di Montecitorio e Palazzo Madama.
Ce n'era uno che onorevolmente non riusciva a pronunciare correttamente " AFFANISTA' ", ehm..scusate, Afghanistan . Un altro scambiava Papa Benedetto XVI per Bonifacio VIII, c'era chi indicava Mandela come Premier del Brasile e chi collocava il Libano e la Palestina in Africa.
Ma l'Asino d'Oro è da consegnare con voto unanime a quel parlamentare che alla domanda su cosa ne pensasse del Darfur, scambiò il paese nel quale è in corso una delle più catastrofiche tragedie umanitarie con il "fast food" e fece una filippica di parecchi minuti su come ciò fosse una cattiva abitudine che a noi italiani, cultori del gusto e maestri della tavola, proprio non piace.
Imbattendomi nei siti di Camera e Senato ho trovato dei dati veramente sorprendenti!
25!! Ben 25 sono i parlamentari ( 14 Deputati e 11 Senatori) che hanno conseguito solo la licenza media, non sono nemmeno diplomati!
Personalmente non valuto mai una persona in base al livello di Istruzione ma sedere in Parlamento, essere responsabili di scelte che condizionano la vita di un'intera Nazione e non avere nemmeno un diploma...
Scommetto però che gli onorevoli intervistati vantano nei propri curriculum sfilze di diplomi, lauree e magari anche un bel Master all'estero!
Vorrei sapere voi cosa ne pensate...
Altro dato molto significativo è quello che riguarda l'età dei rappresentanti del Popolo...solo 3, e scrivo "3" deputati hanno meno di 30 anni... 3 su 963, esattamente lo "0.3%", e solo "58" ne hanno meno di 40 ( il 6%).
Ma l'argomento giovani e politica richiede un post a parte e una discussione più profonda e articolata.
E d'altronde qui in Italia ormai tutti lo sanno...caspita! Questo Darfur è proprio una cattiva abitudine...!
P.S. Guardatevi l'intervista integrale!!!

05 gennaio 2007

La Qualità della Vita: dove si vive meglio?



Siena e la sua provincia si aggiudicano la palma di luoghi con miglior « Qualità della vita » d’Italia.
Questo è il giudizio emerso dalla speciale classifica che “Il Sole 24 Ore” annualmente pubblica in un dossier e che purtroppo, puntualmente, vede le città del Mezzogiorno occupare i posti che si trovano più in basso. A chiudere la lista delle 103 province italiane troviamo Catania, che scalza come una furia dall’ultimo posto la calabrese Vibo Valentia, fanalino di coda nel 2005, in rimonta nell’anno appena trascorso (84esima).

La fotografia che ritrae la vivibilità sul territorio è frutto di una statistica costruita su 36 indicatori divisi equamente in 6 aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Ordine Pubblico, Popolazione, Tempo libero) e basata sui dati forniti da centri di ricerca e uffici studi tra i quali l’Istat e l’Abi. In ciascuno dei 36 parametri vengono attribuiti mille punti alla provincia risultata prima, mentre tutti gli altri sono normalizzati a questa. Per ogni area viene rielaborata un’ulteriore graduatoria sulla base del punteggio medio dei sei indicatori, e alla fine, con lo stesso criterio, viene stilata la classifica finale, valor medio appunto dei punteggi di ogni settore.

Ma a parte la critica che è possibile muovere contro la scelta di tenere conto di punteggi medi non ponderati, che spesso possono trarre in inganno nelle statistiche (come, ad esempio, è il caso in cui una popolazione di 100 poveri ciascuno con reddito di 10 e di un solo ricco con reddito 1000 danno un reddito medio circa pari a 200!) , resta indiscutibile il fatto che, anche nella qualità della vita, l’Italia rimane un Paese diviso in due. Nord e Centro rimangono i luoghi dove sembra si viva meglio; il Sud con i suoi ultimi trenta posti non splende in qualità.
Come è possibile questo, nessuno di noi se lo domanda più. Lavoro e affari, tempo libero e ordine pubblico non sono certo le aree in cui si primeggia e non perché siano solo i numeri a dirlo.
E’ chiaro che anche i più scettici riguardo questo tipo di statistiche non possono che giudicare negativamente questi cattivi piazzamenti delle “nostre” province.
Ma nulla toglie al fatto che i numeri non possono dire tutto di un luogo. Non possono descrivere il “calore” e la generosità di noi gente del Sud nei confronti altrui. Qualità che, lo dico per personale esperienza, raramente si possono trovare in maniera così accentuata ad esempio in città del Nord. Anche questi sono, a mio modo di vedere, indici di vivibilità. Naturalmente non misurabili quantitativamente e che perciò nessun giornale potrà mai riportare sulle sue pagine.

Tommaso Andreoli